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Economia & Finanza
03 Ottobre 2024 - 14:30
Stellantis cerca un nuovo ceo e, per la prima volta, Carlos Tavares ammette che potrebbe anche lasciare: "La pensione è una buona opzione". Prima, però, vuole "salvare" il Gruppo che in questi giorni sta vivendo una situazione a dir poco complicata, fra tagli alle stime dei profitti, crollo in Borsa e produzione a singhiozzo.
Il ceo di Stellantis ha parlato questa mattina, a Souchaux, in visita a uno degli storici stabilimenti francesi del Gruppo. Ai giornalisti che accennavano alle notizie sulla "pratica di successione" già avviata da John Elkann, Carlos Tavares ha ammesso che potrebbe andare in pensione nel gennaio 2026, al termine del suo mandato. “Nel 2026, la persona che vi parla - ha detto - avrà 68 anni, un'età ragionevole per andare in pensione. Questa è un'opzione”. “Se chiedete a mia moglie, vi dirà che è un'esigenza da parte sua. Sono un buon marito” ha aggiunto.
Sulle difficoltà del Gruppo, sugli obiettivi del suo piano industriale (che ha una scadenza nel 2030, però) ha detto che "c'è ancora tempo" per invertire la tendenza. E che lui si dice sicuro di riuscirci prima della scadenza del suo contratto. Nel frattempo, a questo proposito, nei prossimi giorni, nella sede americana di Auburn Hills negli Usa, il consiglio di amministrazione si riunirà per una assemblea "programmata da tempo" e all'ordine del giorno c'è proprio la ricerca di un successore eventuale per il ceo portoghese.
“I venti contrari sono forti - ha detto Tavares, riguardo il momento di Stellantis - e se stiamo facendo grandi sforzi per ridurre i costi, è per servire i nostri clienti. Altrimenti non potremo vendere auto elettriche al prezzo delle auto termiche con una forma di redditività che garantisca la sostenibilità dell’azienda. Questa azienda non perde di vista gli obiettivi perché il management non ha paura di essere impopolare". Quanto ai rumors su una possibile fusione tra Stellantis e Renault "sono pura speculazione" ha detto.
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