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CARCERI
10 Ottobre 2024 - 13:04
Mentre il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, lancia un appello disperato al ministro della Giustizia Carlo Nordio per denunciare la condizione disastrosa delle carceri torinesi, arriva l’ennesima prova di un sistema al collasso. Il teatro, uno dei pochi spiragli di luce per i detenuti del carcere “Lorusso e Cotugno”, diventa la vittima dell’ennesimo paradosso: lo spettacolo previsto nel contesto delle “Giornate della Legalità” è stato cancellato, e i biglietti già venduti sono stati rimborsati. Motivo? I continui disordini, gli episodi di violenza sempre più frequenti e una cronica mancanza di personale.
A dare voce allo sdegno per questa situazione, sono i senatori di Italia Viva, Ivan Scalfarotto e Silvia Fregolent, che non usano mezzi termini. “È un paradosso che l’unico evento culturale, che avrebbe dovuto portare un po’ di rieducazione e dignità all'interno di un carcere, sia annullato a causa del caos in cui è sprofondato il sistema carcerario italiano”, si legge nella loro nota. Non è solo una questione di Torino, denunciano, ma di tutto il Paese, dove la pena, anziché essere parte di un processo rieducativo, diventa semplicemente una punizione priva di senso, in condizioni disumane.
Il quadro dipinto dai senatori è desolante: il sovraffollamento, la carenza di risorse e di personale stanno soffocando qualsiasi tentativo di riabilitazione dei detenuti, trasformando le carceri in polveriere pronte a esplodere. “Ha ragione il sindaco Lo Russo: le strutture detentive torinesi sono inadeguate e la situazione è ormai insostenibile. Il governo, però, resta immobile, paralizzato dalle proprie divisioni e dalle proprie ideologie”.
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