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Economia & Politica

La Comau a Elon Musk? Il governo usa il Golden Power contro John Elkann

Nel mirino la cessione dell'azienda di robotica al fondo americano One Equity. Timori per l'occupazione

La Comau a Elon Musk? Il governo usa il Golden Power contro John Elkann

Colpo di scena su Comau: il governo vuole esercitare il Golden Power sulla cessione da parte di Stellantis dell'azienda di robotica di Grugliasco al fondo americano One Equity. Una notizia che contraddice le voci dei giorni scorsi, quando pareva che il ministro dell'Industria Adolfo Urso non fosse intenzionato a opporsi all'operazione.

La notizia arriva dall'agenzia Gea che cita "fonti a conoscenza del dossier". In pratica, il Consiglio dei Ministri, ma si parla in via ancora ufficiosa, avrebbe deciso di attuare delle prescrizioni sull'operazione. Il Golden Power è uno strumento a disposizione dei governi per bloccare o apporre particolari condizioni a specifiche operazioni finanziarie, che ricadano nell'interesse nazionale - in particolare per quanto riguarda aziende considerate strategiche, come quelle che lavorano in campo militare -, nello specifico quando la proprietà viene ceduta a Gruppi o aziende estere.

La Comau, che ha un valore di mercato di circa 2 miliardi di euro, un fatturato di 3,9 miliardi di euro e 4mila dipendenti, è un'azienda leader nel settore della robotica e dell'automazione. Stellantis ne controllava il 100% ma, nei mesi scorsi, ha deciso di procedere a uno spin off, cedendo il 50,1% delle quote al fondo One Equity. Il Gruppo di John Elkann rimarrebbe dunque al 49,9%, dunque non si tratterebbe di una cessione totale - e comunque anche Stellantis è un gruppo "straniero", avendo sede in Olanda e soci francesi -, ragione per la quale, dopo aver annunciato l'avvio della procedura, pareva che il ministro Urso avesse deciso di recedere dall'uso del Golden Power.

Evidentemente alcuni avvenimenti degli ultimi giorni stanno orientando diversamente il Consiglio dei Ministri - in particolare a premere per il Golden Power sarebbe la stessa presidente Giorgia Meloni -, soprattutto considerando alcuni rumors che vogliono Stellantis pronta a scendere ulteriormente nelle quote azionarie, mentre alcune fonti - non confermate - hanno tirato in ballo la possibilità di un arrivo di Elon Musk.

"Il ruolo del ministero è proponente ma deve anche esercitare il regime di prescrizione, non dico nulla prima e non dico nulla dopo, ma svolgo il mio lavoro" ha risposto, in merito, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nella conferenza stampa finale della seconda ministeriale del G7 Industria a Roma. Ancora da capire quali siano le prescrizioni: normative alla mano, la possibilità più concreta - se non si bloccherà la cessione - che Stellantis debba pagare una multa pari al 3% del fatturato.

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