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La classifica delle città italiane più naturali: Torino fanalino di coda

La classifica di 3Bee, l'importanza della biodiversità urbana e delle strategie climatiche

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Torino

In occasione della Giornata Mondiale dell'Habitat, 3Bee, nature-tech company leader nella protezione della biodiversità, promuovendo il concetto di Nature Positive, per generare un effetto positivo attivo sugli ecosistemi, ha rilasciato una classifica sulle città più naturali d'Italia. 

L'iniziativa, che si basa su un monitoraggio dettagliato della biodiveristà urbana, ha l'obiettivo (attraverso lo sviluppo dell'innovativo digital platform), di consentire a imprese e municipalità di ricavare una strategia climatica personalizzata sulla base dell’analisi dei propri impatti e dipendenze sulla natura.

La classifica ha visto "sfidarsi" 112 capoluoghi italiani basandosi sul parametro di Abbondanza Media di Specie per uso del suolo indiretta (MSA Land Use), un indicatore dell’integrità della biodiversità locale utilizzato per valutare l’impatto delle attività umane sull’ambiente naturale.

Il parametro MSA è calcolato confrontando l'abbondanza delle specie in una zona con la loro abbondanza in un ambiente totalmente naturale (non coinvolto da attività umane). L’MSA varia da 0 a 1, dove 1 indica che la distribuzione delle specie nella zona in analisi è completamente intatta, mentre 0 indica una regione o area totalmente antropizzata e artificiale. In questa analisi è stato utilizzato un sotto parametro dell’MSA, il Land Use (MSA_LU). Questo parametro tiene in considerazione principalmente l’uso del suolo ed è stato possibile calcolarlo grazie all’integrazione con i dati satellitari e l’esperienza di 3Bee nel definire le categorie di uso del suolo.

LA CLASSIFICA

Analizzando la top ten, troviamo sui gradini del podio le città di Isernia, Belluno Savona, con un MSA LU superiore a 0.9. Queste città sono situate in regioni che beneficiano di un'ampia copertura vegetale e di un basso livello di antropizzazione, elementi che contribuiscono a favorire il mantenimento della biodiversità.

A seguire, al quarto e quinto posto troviamo L'Aquila Ascoli Piceno, con un valore MSA intorno allo 0.89. In quelle zone, la vicinanza ai parchi naturali come il Parco Nazionsle del Gran Sasso e quello dei MOnti SIbillini, favoriscono il oreservare la diversità delle specie. La complessità morfologica delle aree circostanti, caratterizzate da montagne, ricca vegetazione e fiumi, contribuisce a mitigare le pressioni derivanti dall'urbanizzazione.

Proseguendo nell'analisi, Pistoia, Reggio Calabria, Lucca, Massa e Messina si distinguono per un MSA_LU compreso tra 0.85 e 0.87. Queste città, grazie a una combinazione di copertura vegetale significativa e varietà di habitat, riescono a mantenere un'elevata biodiversità.


LE GRANDI CITTÀ: UN QUADRO CRITICO
Le grandi città italiane, invece, mostrano significative criticità in termini di biodiversità.
Milano, con un MSA_LU di 0.43 e posizionata al 98° posto, soffre particolarmente a causa della grande cementificazione e della scarsa copertura vegetale.
Roma, al 66° posto con un MSA_LU di 0.57, pur vantando numerosi parchi storici, è penalizzata dall'espansione urbana incontrollata e dalla frammentazione degli habitat.
Pessime notizie su Torino: si posizione al 91° posto, seguita da Napoli e Catania. L'urbanizzazione intensa e la cementificazione. La gestione delle aree verdi, se trascurata, potrebbe contribuire ulteriormente a una biodiversità limitata in queste città.

LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLA NATURA
La piattaforma 3Bee, sviluppata in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Europea (ESA), rappresenta un passo avanti nella gestione dei rischi legati agli ecosistemi.
In un contesto normativo sempre più rigoroso, le aziende sono chiamate a misurare e rendicontare il proprio impatto su natura, biodiversità e clima. La classifica di 3Bee non è solo un elenco di città, ma un invito a riflettere sull'importanza della biodiversità urbana e sulla necessità di adottare strategie climatiche basate su dati scientifici. In un mondo sempre più urbanizzato, la sfida è trovare un equilibrio tra sviluppo e conservazione, per garantire un futuro sostenibile alle generazioni future.

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