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LO STUDIO

Terapia ormonale sostitutiva: rallentare l'invecchiamento è possibile?

Uno studio condotto su oltre 100.000 donne nel Regno Unito rivela sorprendenti benefici

Terapia ormonale sostitutiva: rallentare l'invecchiamento è possibile?

La menopausa, un periodo di transizione che spesso porta con sé sintomi debilitanti e disagi fisici, si arricchisce di una nuova speranza: la terapia ormonale sostitutiva (tos) potrebbe rivelarsi un vero e proprio toccasana per la salute delle donne. Secondo un recente studio pubblicato su JAMA Network Open, analizzando i dati di oltre 100.000 donne, la tos sembra non solo alleviare i fastidi legati alla fine dell'età fertile, ma anche contribuire a un invecchiamento biologico più lento.

I ricercatori Liu Yufan e Chenglong Lì, dell'Università di Pechino, hanno esaminato 117.763 donne in postmenopausa, con un’età media di circa 60 anni. Ebbene, le donne che avevano utilizzato la tos presentavano un'età biologica media di 52 anni, contro una condizione di salute peggiore per quelle che non l’avevano mai presa in considerazione. Un dato significativo, soprattutto per chi si trovava in condizioni socioeconomiche più vulnerabili: «Promuovere la terapia ormonale sostitutiva potrebbe essere cruciale per un invecchiamento sano», sostengono gli autori.

Il campione di studio ha rivelato che il 40,3% delle partecipanti aveva fatto ricorso alla tos, con risultati sorprendentemente positivi. In particolare, l'uso della terapia ormonale è associato a un invecchiamento leggermente più lento, con una differenza media di 0,17 anni rispetto a chi non l’aveva mai utilizzata. Tuttavia, la vera rivelazione riguarda l’età di inizio della terapia: le donne che avevano iniziato dopo i 45 anni beneficiavano maggiormente, mentre quelle che avevano iniziato prima dei 44 anni mostrano un invecchiamento più marcato.

Un altro aspetto da considerare è la durata del trattamento: coloro che avevano utilizzato la tos per un periodo compreso tra 4 e 8 anni presentavano un rallentamento dell'invecchiamento più significativo. E non si tratta solo di un miglioramento estetico; la dottoressa Céline Gounder, esperta in salute pubblica, ha evidenziato che la terapia può ridurre anche il rischio di morte, in particolare per malattie cardiovascolari e tumori.

La questione del benessere durante la menopausa diventa quindi una riflessione più ampia, che abbraccia la dimensione socioeconomica. Gounder sottolinea come le donne con un status socioeconomico più basso sperimentino un invecchiamento accelerato, non solo a causa di fattori di rischio tradizionali come fumo o alcol, ma anche a causa dello stress quotidiano legato a preoccupazioni finanziarie e all'incertezza del futuro. In un contesto del genere, la tos si presenta come una potenziale risorsa per non solo migliorare la qualità della vita, ma anche per affrontare le sfide legate all’invecchiamento in modo più efficace.

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