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LA NOTIZIA
26 Ottobre 2024 - 13:30
Un gemello digitale per ogni paziente oncologico, da usare come "cavia virtuale" per sperimentare le terapie più efficaci. Sembra fantascienza, ma è la nuova frontiera della ricerca medica guidata dalla biotech britannica Concr. Il gruppo ha sviluppato FarrSight©-Twin, una tecnologia avanzata che permette di simulare il decorso delle cure su un avatar digitale del paziente, fino a individuare la terapia migliore. Lo studio è in fase sperimentale su un gruppo di donne affette da tumore al seno e promette di rivoluzionare il modo in cui approcciamo le cure oncologiche.
Presentata in anteprima al congresso di Barcellona, organizzato dall’Organizzazione Europea per la Ricerca e la Cura del Cancro (Eortc), dal National Cancer Institute statunitense e dall’Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro (Aacr), questa tecnologia si basa su algoritmi sofisticati, simili a quelli usati dagli astrofisici per individuare i buchi neri. Un dettaglio non da poco: la precisione di FarrSight©-Twin arriva proprio da questa complessa analisi dei dati, che permette di esplorare le risposte individuali a diverse terapie.
Il “gemello” digitale di ogni paziente viene creato grazie a una banca dati vastissima, che raccoglie informazioni su migliaia di pazienti trattati in modi differenti. I dati di questi percorsi terapeutici vengono poi integrati con quelli specifici del paziente reale, creando un modello digitale che simula il suo corpo e il suo tumore. I ricercatori guidati da Uzma Asghar hanno verificato l’efficacia del loro metodo su studi clinici già esistenti, affiancando a ogni partecipante un avatar virtuale. I risultati sono sorprendenti: nel 75% dei casi i pazienti trattati secondo le indicazioni di FarrSight©-Twin hanno registrato una riduzione significativa del tumore, contro il 54% di coloro che hanno seguito terapie standard.
“Questa tecnologia permette di simulare le sperimentazioni su ogni paziente in una fase molto precoce dello sviluppo di un farmaco, offrendo ai ricercatori la possibilità di ripetere i test per valutare diverse opzioni terapeutiche”, spiega Uzma Asghar. Gli fa eco Timothy Yap, co-presidente del congresso, che pur non essendo coinvolto nello studio, ne riconosce l'enorme potenziale: “Sfruttare strumenti digitali per accelerare lo sviluppo di trattamenti contro il cancro è fondamentale. Se riusciamo a rendere il processo più rapido e accurato, aumenteremo le probabilità di trovare terapie più efficaci e mirate”.
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