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Auto forzata e appartamento saccheggiato: la doppia amara sorpresa dopo la spesa al centro commerciale

I ladri hanno trovato le chiavi di casa nel cruscotto e hanno devastato l'appartamento alla ricerca di oggetti preziosi: «Hanno rubato i nostri ricordi»

Auto forzata e appartamento saccheggiato: la doppia amara sorpresa dopo la spesa al centro commerciale

Auto forzata e appartamento saccheggiato: la doppia amara sorpresa dopo la spesa al centro commerciale

Una doppia brutta sorpresa: prima l'auto forzata e saccheggiata e poi la casa devastata e svaligiata.

E' quanto capitato a una famiglia di Vinovo che l'altro giorno è andata a fare la spesa al centro commerciale MondoJuve e che ha subito la doppia amara beffa: qualcuno ha forzato l'auto lasciata nel parcheggio, ha trovato le chiavi di casa che erano state imprudentemente lasciate all'interno e, grazie all'indirizzo riportato sul libretto della vettura, è andato a svaligiare anche l'appartamento.

La disavventura, con tanto di foto dell'appartamento messo a soqquadro dai ladri, è stata raccontata sui social dalla stessa sfortunata protagonista: «Andare a fare la spesa al Bennet di MondoJuve, trovarci al parcheggio la macchina con la portiera manomessa e peggio ancora la casa svaligiata e tutto questo in un’ora» è il racconto della proprietaria dell'automobile, cui fa seguito anche un mea culpa: «Colpa nostra che abbiamo lasciato le chiavi nel cruscotto ma come hanno fatto così in fretta non lo so». 

I ladri evidentemente, dopo aver trovato le chiavi nel cruscotto, si sono precipitati all'indirizzo riportato sul libretto, da dove hanno preso anche il cognome del padrone di casa. Una volta arrivati sul posto, a una decina di minuti dal centro commerciale, hanno aperto la porta e, come mostrano le foto, hanno letteralmente rivoltato cassetti e armadi alla ricerca di qualunque oggetto di valore. Purtroppo, non si sono fermati neanche davanti ai ricordi: «Letterine di Natale e compleanno di mio figlio e dei miei genitori che non ci sono più, oggettini di battesimo, medaglia della Socrem di mia madre in terracotta e persino il sacchettino dei dentini da latte di mio figlio tutto sparpagliato sul letto - è il racconto -. Hanno rubato pure la medaglia delle 50 donazioni Fidas e due medaglie del ministero della Difesa con il nome scritto sopra».

Non solo. «Hanno preso pure i braccialetti in argento che se li vendi non ti danno niente ma ognuno era un ricordo affettivo come gli orecchini di battesimo. Hanno violato la nostra memoria e non era la prima volta per questo ormai avevamo poche cose e adesso anche quelle poche non ci sono più».

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