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Il fatto

Il bocciodromo chiude un anno e mezzo per lavori, ginnastica e arti marziali a rischio

Servono interventi di riparazione sul tetto. Futuro incerto per sei associazioni del territorio

Il bocciodromo chiude un anno e mezzo per lavori

Il bocciodromo chiude un anno e mezzo per lavori

Un anno e mezzo di lavori e il futuro di sei associazioni che si trasforma in un grosso punto interrogativo. La Giunta comunale, su proposta dell’assessore allo Sport Domenico Carretta, ha infatti approvato nei giorni scorsi un intervento di manutenzione straordinaria del bocciodromo di strada Lanzo 144, nel quartiere Barriera Lanzo. Un progetto che mira a ripristinare e migliorare le funzionalità della struttura, garantendo così un ambiente più sicuro e confortevole per tutti gli utenti. E che allo stesso tempo si trasforma in un rebus per le realtà che usufruiscono di quegli spazi.

Quale futuro?

L’impianto sportivo di strada Lanzo si articola su due livelli. Al piano terra è presente il bocciodromo che dà il nome alla struttura, contiguo al centro d’incontro “Lanzo”. Al primo piano, e qui viene la nota dolente, sono presenti tre spazi sportivi che vengono concessi annualmente dalla Circoscrizione 5 ad alcune realtà. Attualmente le associazioni ospitate nei locali al primo piano sono “Andiamo avanti” e “Asc Piemonte” che si occupano di ginnastica dolce per gli anziani del territorio. A seguire “Asd Capoeria”, “Nuova oyama” e “power smile” chiamate a valorizzare tutta la parte legata alle arti marziali. E a chiudere c’è anche l’ente di promozione sportiva “Uisp”.

La sala al primo piano

Gli interventi

Sono previsti alcuni specifici lavori di manutenzione, tra cui la coibentazione e il ripasso della copertura dell’edificio, nonché la sostituzione della controsoffittatura. Il costo totale dell’intervento di messa in sicurezza si aggira intorno ai 140mila euro. Al momento, però, non è ancora dato sapere quando il cantiere prenderà il via. I lavori di ristrutturazione, come si può facilmente intuire, interesseranno principalmente il tetto, di conseguenza le sei associazioni ospitate presso l’impianto saranno costrette a lasciare l’impianto per l’intera durata delle operazioni. Non nasconde la sua preoccupazione il coordinatore allo Sport della Circoscrizione 5, Luigi Borelli.

«Siamo soddisfatti dei lavori deliberati dal Comune di Torino - precisa Borelli -, tuttavia auspichiamo una costante interlocuzione con le parti coinvolte, in modo da ricollocare in impianti idonei le associazioni che dovranno lasciare gli spazi sportivi al primo piano del bocciodromo». Ulteriori approfondimenti verranno discussi il prossimo 7 novembre, nel corso di una commissione convocata proprio su questo tema.

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