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Il progetto

L'idropolitana pronta nel 2028, la minaccia dei cantieri sulla viabilità

A gennaio fine dei lavori al Lingotto. E il 4 dicembre la talpa comincia a scavare

Proseguono gli scavi del progetto idropolitana

Proseguono gli scavi del progetto idropolitana

Entra nel vivo il progetto dell'idropolitana, il nuovo collettore fognario che nei piani di Smat viaggerà in parallelo con il canale già esistente e che presto sarà oggetto di importanti lavori di manutenzione straordinaria. Il progetto, che dovrebbe essere pronto nel 2028, avrà il compito di cancellare l’incubo delle bombe d’acqua che ogni estate flagellano Torino e gran parte della Città Metropolitana.

Situazione cantieri

Il progetto “idropolitana” della Smat - un ibrido tra la metropolitana e il sistema di condutture dell’acqua - prevede la realizzazione di una galleria di 14 chilometri, del diametro di 420 centimetri, che troverà spazio a 20 metri di profondità e che consentirà la raccolta delle acque “usate” e delle acque meteoriche, per restituirle più pulite all’ambiente. «Intanto terminate le bonifiche all'Arrivore - ha spiegato il presidente, Paolo Romano -, le operazioni sono entrate nel vivo».

I lavori partiranno il prossimo 4 dicembre, giorno di Santa Barbara. Si userà la tecnica meccanizzata del Tbs (Tunnel Boring Machine), che opererà a venti metri di profondità e a una velocità di 30 metri al giorno. 

Due i punti critici: Borgo Dora e Madonna del pilone (i punti più bassi). Per questo motivo nei pressi della Dora è stata realizzata una vasca di espansione e nuove canalizzazioni. Due ulteriori stazioni di sollevamento saranno realizzate entro aprile 2025). «Questa situazione - hanno precisato gli uffici -, alleggerirà il territorio».

L’idropolitana correrà in parallelo al canale realizzato oltre 40 anni fa, dal sud della città fino allo stabilimento di depurazione di Castiglione Torinese, consentirà un aumento della capacità idraulica, utile anche alla luce dei cambiamenti climatici. La nuova opera permetterà inoltre la manutenzione della struttura esistente oggi impossibile, a causa delle portate elevate dei liquami.

Il percorso

Il progetto, presentato nella sua esecuzione a partire da nord verso sud, nel tratto torinese attraverserà il parco dell’Arrivore verso il parco della Confluenza, (per 900 metri) passando per via Botticelli, corso Taranto, via Corelli, via Bologna per raggiungere poi, nella Circoscrizione 7, via Varano, via Nievo e proseguire poi nella Circoscrizione 8 verso corso Massimo d’Azeglio, il parco del Valentino, corso Unità d’Italia, via Pio VII, corso Giambone, fino, nella Circoscrizione 2, a via Onorato Vigliani, via Artom, parco Colonnetti. I lavori comporteranno un investimento di 140 milioni di euro. L’infrastruttura servirà, oltre che Torino, altri venti comuni a sud della città. Nove i chilometri gestiti dalla talpa.

C'è però un "ma": ossia l'impatto dei cantieri sulla viabilità. Il rischio è che si creino lunghe code (come avvenuto alcuni mesi fa durante i lavori di corso Unità d'Italia).

Il sottopasso del Lingotto

Il sottopasso

Per quanto riguarda i lavori a tema idropolitana al sottopasso del Lingotto (oggetto di diversi cantieri, tra cui quelli di risanamento conservativo e rinforzo strutturale) c'è una data di chiusura: gennaio 2025. L'ultimo cantiere che sarà portato a termine da Smat, invece, sarà quello verso casa Ugi.

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