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Il caso

La Ztl non perdona: 122mila multe nel 2024. Ecco dove sono le trappole...

Un terzo delle sanzioni concentrate su un pugno di accessi, chiesti interventi sulla segnaletica

La Ztl non perdona: 122mila multe nel 2024. Ecco dove sono le trappole...

La Ztl non perdona: 122mila multe nel 2024

I numeri parlano chiaro: in soli 10 mesi l'incrocio tra i corsi Galileo Ferraris e Matteotti ha multato 19.420 automobilisti che, volenti o nolenti, sono entrati nella Ztl non avendone diritto. Un vero e proprio record. E' il dato fornito oggi dall'assessore alla Sicurezza, Marco Porcedda, che sul podio dei varchi "trappola" ha collocato anche via Accademia Albertina, al civico 21, con 10.259 sanzioni e al terzo poto l'incrocio tra via Cernaia e corso Palestro, con 9.373 multe.

Via Accademia Albertina al civico 21

120mila multe

Nel 2024, numeri alla mano, Torino ha registrato più di 120.000 sanzioni per ingresso non autorizzato nella Zona a Traffico Limitato (Ztl). I dati, aggiornati al 30 ottobre, rivelano che quasi un terzo delle multe – circa 40.000 – si concentrano su tre specifici varchi. Dati che fanno riflettere, almeno secondo il presentatore dell’interpellanza: il consigliere Pierluigi Firrao (Torino Bellissima) che aveva richiesto dettagli sulle multe per accesso non autorizzato alla Ztl.

Nella Ztl Centrale, è bene ribadirlo, la sosta e la circolazione sono vietati per tutti i veicoli, tranne per quelli con un permesso o un'autorizzazione valida, durante i seguenti orari: dalle 7.30 alle 10.30 dei giorni feriali ad esclusione del sabato e della domenica. Accortezza che, evidentemente, non è di tutti: lo dicono le multe elevate dalle 41 telecamere collocate attorno al perimetro della Ztl.

Il varco Ztl di via Cernaia

5,5 milioni di euro

Le sanzioni per violazione del divieto di transito nelle Ztl torinesi hanno generato fino ad oggi oltre 5,5 milioni di euro, a fronte di spese pari a meno di 2 milioni. Secondo il consigliere Firrao, questi numeri potrebbero indicare la necessità di una revisione della segnaletica in corrispondenza dei varchi. “Occorre analizzare la visibilità e chiarezza della segnaletica – ha suggerito – per ridurre il numero di torinesi che inconsapevolmente incorrono in sanzioni”.

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