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12 Novembre 2024 - 00:11
Aeroporto, la suggestione di Ryanair: «Una base più grande a Caselle se abolite la tassa sui biglietti»
Si chiama addizionale municipale e “pesa” per 6,50 euro su ogni biglietto aereo, per un totale di circa 15 milioni di euro l’anno. Una vera e propria tassa, soldi pagati dai viaggiatori e che - nonostante il nome ingannevole - sono “raccolti” dalla Regione e destinati a finire in gran parte nelle casse di Roma. Una tassa che nel resto d’Europa non esiste e che Ryanair, anche se non toccata direttamente, vede come una zavorra sulla vendita dei biglietti, tanto che ieri a margine della presentazione dell’orario della stagione invernale è stato inviato un messaggio preciso: «Togliete l’addizionale municipale - ha spiegato il capo delle comunicazioni, Fabrizio Francioni - e noi investiremo ancora di più sull’aeroporto di Caselle».
L’invito di Ryanair alla Regione è chiaro, e per chiarirlo ancora di più arriva anche un esempio: «Dove la tassa è stata tolta, in Calabria e in Friuli Venezia Giulia, abbiamo aggiunto collegamenti e aerei alle basi». Per capire quanto peserebbe un solo aereo in più a Caselle, basti sapere che ora i velivoli che fanno base nello scalo torinese sono due, per un investimento di 200 milioni di dollari che fruttano 2,4 milioni di passeggeri l’anno, cioè lo stesso numero di tutte le altre compagnie messe insieme. Ryanair si dice pronta a portare in Italia 40 nuovi aeromobili (4 miliardi di euro di investimento) che possono creare 250 nuove rotte e 1.500 posti di lavoro. In quali aeroporti? «Se il Piemonte togliesse la tassa - rincara la dose Francioni - avrebbe un vantaggio competitivo importante sulle altre regioni per la scelta di dove fare questi investimenti».
Una scelta che farebbe la gioia di Sagat, che in questi giorni ha incassato qualche critica dal sindaco Stefano Lo Russo, che ha chiesto più investimenti: «Siamo sempre pronti al confronto - ha detto il direttore sviluppo aviation Paolo Papale - e speriamo di avere presto un incontro con il sindaco, al quale spiegheremo che lo sviluppo dell’aeroporto passa anche da un’attività di promozione locale che deve essere fatta dagli enti territoriali. In sostanza, se mettiamo dei nuovi voli, li dobbiamo poi riempire».
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