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IL FATTO

«Ripartiamo da Torino». Atp in città fino al 2027, la promessa del ministro Abodi

Ma per Lo Russo e Cirio l’obiettivo resta il 2030

Sinner a Torino

Sinner a Torino

«Ripartiamo da Torino, come è giusto che sia». Hanno un sapore dolce all’orecchio dei torinesi le parole del ministro dello Sport del Governo Meloni, Andrea Abodi. Ospite ieri mattina all’assemblea Anci che si tiene a Torino, Abodi è stato chiamato nuovamente a rispondere a un grande interrogativo (sportivo e non): dove si terranno le Atp Finals di tennis dopo il 2025? Torino si è fin da subito candidata per un secondo ciclo di incontri, fino al 2030. Pare però che dovrà accontentarsi di soli altri due anni. «Cinque anni sono lunghi» ha premesso il ministro Abodi subito dopo il dibattito dell’Anci «Si vedrà se ci saranno le condizioni (per tenere il torneo a Torino ndr). Questo senza mancare di rispetto a chi, in Piemonte e a Torino, ha ospitato fino a oggi il torneo con numeri che sono sotto gli occhi di tutti, ma soprattutto con una capacità di accoglienza che merita rispetto e riconoscenza».


Proprio sul tema della riconoscenza - capo saldo della cultura e della mentalità sportiva agonistica - aveva fatto leva anche il presidente della Federazione italiana tennis Angelo Binaghi durante la conferenza stampa finale delle Atp di quest’anno. «Gli interessi legati alle Finals sono complessi - aveva spiegato Binaghi -, ma le Atp devono essere in qualche modo riconoscenti a Torino per il lavoro svolto fin qui». In quelle parole molti avevano visto la possibilità di attrarre altri tornei dell’orbita e Atp in città. E non è escluso che ciò avvenga. Tanto più se, come chiede Binaghi, il Fan Village diventerà una struttura permanente in grado di ospitare molti più giocatori in gara.


«Si va avanti senza senza preoccupazioni: pensiamo al presente. Sicuramente i primi due anni saranno a Torino» si lascia sfuggire Abodi, lasciando il Lingotto. E il riferimento è al biennio di gare 2026-27. Subito dopo poi precisa: «Quanto meno i primi due anni». Lasciando ulteriormente ben sperare i torinesi che oramai si sono affezionati al torneo e alle sue ricce ricadute economiche.

Non sfugge tuttavia ai più che l’alternativa milanese offra un palcoscenico di maggior prestigio internazionale nel mondo del tennis. «Ci sarebbero diversi nuovi sponsor internazionali pronti a investire su Milano» fanno sapere i ben informati sulle trattative. Eppure è stato lo stesso sindaco di Milano, Beppe Sala, a comunicare - a mezzo stampa - che al momento il dossier delle Finals non è sulla sua scrivania. C’è poi la questione degli spazi per ospitare il torneo da considerare (l’Arena Santa Giulia ancora in fase di costruzione, ad esempio). 

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