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Energia & Economia
26 Novembre 2024 - 06:50
Entro Natale 2024, l’Italia potrebbe compiere un passo storico verso il ritorno al nucleare, con la creazione della prima newco pubblica a trazione statale, come riportato da Milano Finanza. La nuova società vedrà la partecipazione di Enel, Ansaldo Nucleare e Leonardo, con l’obiettivo di aprire la strada allo sviluppo di tecnologie nucleari innovative.
La composizione della newco
Secondo l’articolo di Milano Finanza, Enel avrà il ruolo di capofila con una quota di maggioranza del 51%, mentre Ansaldo Nucleare e Leonardo deterranno rispettivamente il 39% e il 10%. La leadership di Enel è giustificata dalla sua consolidata esperienza nel settore: il gruppo gestisce attualmente 9 Gigawatt di capacità nucleare in Europa, con 6 Gigawatt in Spagna e 3 in Slovacchia, tramite Slovenske Elektrarne. Questa posizione rende Enel l’unica società italiana attivamente coinvolta nella gestione di impianti nucleari.
SMR: il primo passo verso il futuro nucleare
Come evidenziato da Milano Finanza, la nuova società si dedicherà inizialmente alla ricerca e allo sviluppo degli SMR (Small Modular Reactors), reattori di piccole dimensioni che stanno attirando l’interesse di diversi Paesi europei. Questa tecnologia rappresenta una soluzione promettente per il rilancio del nucleare in Italia, confermando l’intenzione del governo di puntare su una fonte energetica fondamentale per la transizione ecologica.
Il ruolo emergente di Newcleo
Un altro attore menzionato nell’articolo è Newcleo, startup italiana basata a Torino e fondata nel 2021 dal fisico-imprenditore Stefano Buono, che si è già distinta per la sua innovazione nel campo del nucleare pulito. La società ha raccolto oltre 530 milioni di euro da 700 investitori e punta a sviluppare reattori innovativi alimentati con MOX, un combustibile ricavato dal riciclo di uranio e plutonio.
Nonostante il trasferimento della sede in Francia per accedere ai fondi UE e beneficiare di un quadro regolatorio più favorevole, Newcleo rimane fortemente legata all’Italia. Nel centro ENEA di Brasimone è infatti in costruzione il primo precursore nucleare interamente italiano, che dovrebbe essere completato entro due anni.
IPO e prospettive future
Come riportato da Milano Finanza, Stefano Buono ha espresso l’intenzione di quotare Newcleo in borsa, auspicando che l’IPO possa avvenire in Italia. La startup, valutata 1,3 miliardi di euro, rappresenta già un unicorno del settore energetico e potrebbe giocare un ruolo chiave nel futuro del nucleare italiano.
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