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SANITA' E NOVITA'
27 Novembre 2024 - 12:05
Un nuovo modello di cura che punta a semplificare il rapporto tra medico e paziente
Quasi 39 milioni di euro dei fondi del PNRR sono stati destinati alla creazione dell'Infrastruttura Regionale di Telemedicina (Irt) del Piemonte, un progetto ambizioso che promette di rivoluzionare il panorama sanitario della regione. Grazie alla firma del contratto con Azienda Zero, la sanità piemontese è pronta a compiere un passo decisivo verso l'innovazione, migliorando l'accessibilità e la qualità delle cure per milioni di cittadini, anche nelle zone più remote.
Con l'Irt, la regione non solo investe in tecnologia, ma in un nuovo modello di cura che punta a semplificare il rapporto tra medico e paziente. Le tecnologie implementate permetteranno di effettuare televisite, teleconsulto, teleassistenza e telemonitoraggio, tutti servizi che, tramite piattaforme digitali, garantiranno un monitoraggio continuo e tempestivo delle condizioni di salute, senza la necessità di spostarsi fisicamente. I benefici sono molteplici: oltre a migliorare l'accessibilità alle cure, si prevede una riduzione dei costi, grazie alla diminuzione dei trasporti e al decongestionamento degli ospedali e degli ambulatori.
Nel dettaglio, il progetto si articola in diverse fasi operative. "A supporto della nostra azienda – ha spiegato Adriano Leli, direttore di Azienda Zero – ci saranno il gruppo regionale di telemedicina, quello tecnico-informatico e quello clinico-organizzativo. Nel frattempo, entro il primo semestre 2025, verrà collaudata la piattaforma e nel secondo semestre le Aziende Sanitarie Regionali inizieranno ad avviare i servizi di telemedicina sulla nuova piattaforma".
"Un importante passo avanti verso l’innovazione e l’ammodernamento della sanità piemontese", ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi. "Investire in telemedicina significa dare ai pazienti la possibilità di ricevere direttamente a casa propria assistenza e monitoraggio, raggiungendo anche le zone più isolate e impervie della nostra Regione. L’obiettivo ora è quello di realizzare una rete capillare e moderna a disposizione dei professionisti sanitari e, di conseguenza, ai cittadini piemontesi".
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