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La denuncia dei commercianti

Porta Palazzo, i portici come latrina: "E noi paghiamo le tasse e dobbiamo pulire"

Vicino a via Milano, i disagi provocati dalla presenza di alcuni senzatetto. L'appello al Comune

"Degrado a porta Palazzo: la denuncia degli ambulanti contro l'indifferenza delle istituzioni"

Clochard "vagante" in giubotto blu e berretto giallo tra i portici della galleria Umberto I e via Milano

Un po' guardingo ma tutto sommato tranquillo. Potrebbe quasi passare inosservato ma a guardarlo meglio ci si rende conto che vaga, facendo la spola tra i portici della galleria Umberto I e via Milano, come un po' intontito. Quel posto che, in effetti, è casa sua. E in ogni casa non può mancare un bagno, anche se a cielo aperto. È solo uno degli almeno 6, 7 clochard che usano i portici di Porta Palazzo ormai come proprio alloggio, ma è sicuramente quello che desta più preoccupazione. «Al passaggio delle ragazzine a volte viene sorpreso in gesti inconsulti e inequivocabili», ci racconta indignato Cesare Di Termini, il coordinatore degli Ambulanti di Torino, che conosce bene la situazione perché spesso chiamato in causa da commercianti a dir poco amareggiati. «Lì vicino c’è un asilo nido e lui vi urina noncurante a due passi», spiega.

La "vista" sul lato dei portici esterno alla galleria Umberto I

Per questo è diventato d’obbligo, quasi un rituale, prima di aprire bottega, dedicarsi alla disinfezione dell’area. «Passiamo acqua e amuchina tutte le mattine, ma siamo disperati. Vengono a spazzare un paio di volte alla settimana ma nessuno lava. Prima o poi dovremo chiudere la piazza al mercato - avverte -, perché questi portici sono stati ridotti a una latrina, con tracce visibili di urina - ma anche di altri residui fisiologici - ad ogni angolo», spiega Di Termini rassegnato.

 

I portici esterni alla galleria Umberto I

«Di giorno problemi non ne dà, poiché gli ambulanti poi puliscono, ma non vedo nessuno di Amiat e in effetti la situazione negli ultimi due anni è peggiorata», conferma il titolare di un bar interno alla galleria Umberto I ma con affaccio sui portici incriminati.

In effetti da quel che si può appurare una risposta fattuale dal Comune non c’è stata. «Abbiamo provato ad invitarlo per un confronto, dice che si stanno muovendo ma da un anno a questa parte non abbiamo visto nessuno. Ci raccontiamo le barzellette», spiega Di Termini riferendosi all’assessore al Commercio e ai Mercati Paolo Chiavarino (avevamo chiesto una dichiarazione al Comune, sul tema: siamo stati rimandati a quella dei giorni scorsi dell'assessore Rosatelli)

«Io sto qui da 35 anni - racconta Fulvio Bertolotti, battitore di piazza della Repubblica -, all’inizio il problema era solo nel perimetro della piazza, in cui i senzatetto bevevano e dormivano, ma tutto sommato senza causare disagi. Ora il degrado è palpabile», continua. Confermando anche lui «buone intenzioni ma nessuna azione da parte delle istituzioni».

I portici esterni alla galleria Umberto I

Al netto, di contro, di spese più care e vincoli di accesso all’area sempre più stringenti: «paghiamo il suolo pubblico che occupiamo, i canoni sono più che raddoppiati negli ultimi cinque anni. E non abbiamo una fascia oraria garantita per potere circolare e accedere alle aree mercatali. Abbiamo diritto a una piazza più decorosa e meglio accessibile!», il suo sfogo.

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