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LE REAZIONI
29 Novembre 2024 - 16:21
Manifestazione a Torino
Brucia il volto di cartone della presidente del consiglio Giorgia Meloni, i cori si fanno sempre più insistenti. Monta la rabbia e la politica freme: la condanna per gli scontri e gli atti vandalici che - ancora una volta - sono stati protagonisti della manifestazione di questa mattina a Torino è totale. Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia su questo fronte sono più che compatti.
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«Ormai sembra il copione di un film brutto» attacca il capogruppo della Lega in consiglio comunale e assessore regionale Fabrizio Ricca. «Anche questa volta, al corteo organizzato a Torino, abbiamo visto ripetersi le stesse scene con gli antagonisti - commenta -. Spalleggiati dal silenzio di una certa sinistra, vanno all’attacco del governo urlando parole d’odio contro Salvini e Meloni e arrivano allo scontro fisico con polizia e forze dell’ordine». Pur rivendicando il diritto «ad esprimere le proprie idee» come «sacro», Ricca ritiene «impossibile continuare a tollerare le azioni di chi manifesta il dissenso con la violenza e trasforma le strade della nostra città in un campo di battaglia». Esprime solidarietà alle forze dell’ordine anche il ministro per la Pubblica amministrazione, senatore Paolo Zangrillo, segretario di Forza Italia Piemonte e bolla come «inqualificabili» gli atti di violenza compiuti ieri a Torino «da sedicenti manifestanti dell’estrema sinistra». E ancora Zangrillo: «Un clima da guerriglia urbana che dovrebbe costringere ad una seria riflessione chi auspica di rivoltare il Paese come un guanto. Il diritto allo sciopero e a manifestare non ha nulla a che vedere con i comportamenti delinquenziali messi in atto oggi nel capoluogo piemontese».
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«Pugni, calci, uova, torce di segnalazione, aste di bandiere e fumogeni scagliati contro le Forze dell’Ordine dai Pro Pal che, già in mattinata, avevano preso parte al corteo dei sindacati per lo sciopero generale. Tutto ciò è semplicemente intollerabile, la misura è colma» commenta la senatrice di Fratelli d’Italia, Paola Ambrogio. «Ho sempre massimo rispetto per gli scioperi e per il dissenso democratico, ma qui siamo di fronte a uno sciopero generale permeato dall’odio e dall’antisemitismo, ridotto alla solita guerriglia antagonista e alla lotta armata tanto cara ai centri sociali» prosegue. «Penso - continua la Ambrogio - che gli stessi sindacati dovrebbero condannare l’accaduto e prendere le distanze da certe dinamiche, ma il fatto che i centri sociali, ora travestiti da Pro Pal, abbiano sfilato per ore al loro fianco senza che nessuno battesse ciglio, mi porta a dire che, con ogni probabilità, ciò non avverrà. È un grande peccato che il lavoro e i lavoratori vengano immolati dalla sinistra sull’altare della strumentalizzazione politica, tutto viene fatto contro il Governo e contro la premier Meloni, della sostanza e dei temi sociali manco l’ombra».
In questo contesto, «i lavoratori, purtroppo, risultano semplici strumenti, utilizzati come grimaldello per andare contro il Governo e la premier Meloni» commenta anche Roberto Ravello, vice-Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte. «Il diritto al lavoro rimane tristemente sullo sfondo, annacquato da altri interessi che viaggiano sottotraccia - prosegue -. Si può dire, vista l’indifferenza generale e visto il sodalizio tra sindacati e centri sociali ormai alla luce del sole, che a Torino stia andando in scena il primo sciopero antisemita della storia».
Esprime «ferma condanna per i disordini avvenuti» anche il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. «La violenza è da condannare, sempre, e non ha nulla a che vedere con il legittimo diritto di manifestare democraticamente e pacificamente le proprie idee. Piena solidarietà al personale delle forze dell’ordine coinvolto negli scontri».
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