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Arte & Finanza

Gallerie d'Italia, 750mila visitatori nel 2024 e un piano da 1,5 miliardi

Il bilancio dei musei di Intesa Sanpaolo fra mostre, recupero di opere d'arte e valorizzazione del patrimonio

Gallerie d'Italia, 750mila visitatori nel 2024 e un piano da 1,5 miliardi

Gallerie d'Italia mette in cassaforte un 2024 da record: un patrimonio di visitatori per i quattro musei di Intesa Sanpaolo, fra mostre, recuperi architettonici e acquisizioni di pregio. In questi mesi sono stati ben 750mila i visitatori - di cui 100mila studenti - dei quattro musei: a Torino, Milano, Napoli e Vicenza, che è stato il primo.

Ex sedi di uffici dell'istituto di credito, le Gallerie sono il frutto di un progetto di recupero cominciato nel 1999, a Vicenza appunto, e culminato nel maggio 2022 con la nascita del quarto museo a Torino, assieme al trasferimento delle Gallerie napoletane nella nuova sede di via Toledo, per arricchire e completare il polo museale di Intesa Sanpaolo.  Nelle quattro sedi sono in esposizione parte delle oltre 35mila opere d’arte di cui 3.500 di particolare pregio della collezione di Intesa Sanpaolo. Il Progetto Cultura ha visto realizzazione di dodici grandi mostre, 60 incontri collaterali e numerose partnership con istituzioni culturali italiane e straniere.

Da Intesa Sanpaolo specificano che sia l'acquisizione di opere d'arte, sia l'organizzazione di mostre e l' esposizione del patrimonio artistico sono parte di un programma che vale 1,5 miliardi di euro in investimenti e interventi da qui al 2027. Nel piano, anche "Restituzioni", un programma di restauri a livello mondiale che, dal 1989 a oggi, ha consentito di “restituire” alla collettività oltre  2.200 beni artistici del Paese, con il coinvolgimento delle Soprintendenze italiane, delle Direzioni Regionali Musei e Musei autonomi e di restauratori qualificati su tutto il territorio nazionale, oltre ai maggiori centri per il restauro. La mostra di Restituzioni che raccoglie i beni restaurati nel corso della XX edizione si svolgerà a Roma nel 2025. Dalla collaborazione con la National Gallery di Londra nasce invece la mostra "Siena: the rise of painting 1.300-1350", che si aprirà nella capitale britannica a marzo 2025, e di cui Intesa Sanpaolo sarà Leading Exhibition Sponsor.

Gli investimenti, ovviamente, devono fruttare, non solo dal punto di vista contabile. L'Istituto di credito diretto da Carlo Messina sottolinea "il monitoraggio costante del valore economico delle collezioni rispetto al mercato, attraverso il processo di rideterminazione a fair value del valore delle opere appartenenti alla classe 'patrimonio artistico di pregio' tramite perizie triennali. Intesa Sanpaolo è stata la prima banca a livello internazionale a realizzare tale operazione che va ben oltre il significato contabile poiché rende tangibile la profonda integrazione tra la collezione corporate e la vita dell’impresa".

Michele Coppola, Direttore Generale delle Gallerie d’Italia nonché neopresidente della storica casa editrice Allemandi, acquisita e rilanciata da Intesa Sanpaolo, spiega che “L’anno che si conclude è stato un anno di risultati oltre gli obiettivi e le aspettative. Non mi riferisco solo ai grandi progetti espositivi realizzati nelle quattro Gallerie d’Italia, sempre originali, frutto di ricerca e di relazione con importanti istituzioni, ma penso anche al numero crescente di visitatori e alle attività fatte con le scuole e i pubblici fragili, componente identitaria del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo. È importante sottolineare anche l’ampiezza delle iniziative dedicate alle nostre collezioni d’arte in altre sedi in Italia e all’estero, grazie a un lavoro condiviso con altre realtà che pone la Banca tra i principali interlocutori europei nel difendere e diffondere il patrimonio culturale nazionale”. 

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