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Sanità

Torino, 7 mesi per una operazione al ginocchio: l'incubo (senza fine) delle liste d'attesa

L'odissea di un nostro giovane lettore dopo un banale incidente in monopattino

Torino, 7 mesi per una operazione al ginocchio: l'incubo (senza fine) delle liste d'attesa

Operazione chirurgica

Sette mesi di attesa per un legamento rotto. Quasi un anno per tornare a camminare.
L'odissea di un nostro lettore, Antonio, costretto a muoversi con le stampelle dal 26 novembre, dopo un incidente in monopattino.
IL RACCONTO

«Dopo essere caduto sono stato portato dall'ambulanza al Mauriziano, dove sono stato preso in cura nel reparto di ortopedia. Già al momento del mio arrivo la situazione era allucinante. Sono stato "parcheggiato" in corridoio in assenza di sedie a rotelle e lettini», racconta.

Arrivato il suo turno, però, non ha potuto ricevere una diagnosi:«Mi hanno detto che il ginocchio era troppo gonfio, hanno fatto delle ipotesi ma per avere la certezza serviva una risonanza magnetica. Perciò mi hanno consegnato l'impegnativa per prenotarla da loro, lì al Mauriziano, entro 30 giorni».
E qui il primo inghippo. Sull'impegnativa di Antonio, infatti, non è stato specificata l'urgenza della visita perciò al momento della prenotazione il primo posto disponibile risultava essere il 30 gennaio. «Avrei dovuto aspettare due mesi solo per sapere cosa e se c'era qualcosa di rotto».
Dopo un mese di eparina, Antonio è stato costretto a rivolgersi altrove, prenotando al Cdc di via Cernaia, dove gli viene confermata la rottura di un legamento, bisogna assolutamente operare.
Tornato qualche settimana fa con il referto dall'ortopedico del Mauriziano (perché, come racconta, i tempi delle visite sono ancora "fattibili"), riceve una doccia gelata: la prima data disponibile è a luglio. Cioè, dopo quasi nove mesi dalla caduta. 

L'alternativa, per non dover aspettare così tanto, è rivolgersi a un medico privato, che sicuramente accorcia le attese ma gonfia il costo dell'intervento. 

«Mi hanno chiesto se fossi un calciatore. Perché essere uno sportivo ti permette di "saltare la fila", ma io sono stato sincero: no, non gioco a pallone e per questo dovrei aspettare ancora sette mesi - racconta - Ora ho abbandonato le stampelle, e messo un tutore che mi aiuti a tenere ferma la rotula, ma non posso andare avanti così. Ho già prenotato diversi consulti da medici privati, ma si parla di cifre importanti». 

Il pensiero di Antonio va anche agli altri pazienti: «Diciamo che io a 26 anni riesco comunque a rimanere attivo, ma già una persona anziana se costretta a stare ferma per così tanto tempo...». 

VISITE SPECIALISTICHE? «NON C'É POSTO»

Le lunghe liste d'attesa per accedere ai servizi sanitari è un problema che si allarga sempre più in diverse visite specialistiche: o si aspetta o si va fuori Torino. 

Dai dati raccolti la scorsa settimana, per una gastroscopia si parla a dicembre 2025. Per una mammografia? Ce la si può cavare per fine febbraio, ma a Gravellona. Per una colonscopia, invece, non c'è posto in tutto il Piemonte

Informazioni non troppo ottimistiche, contando che solamente sette giorni fa il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha dichiarato che «la riduzione delle liste di attesa è la nostra priorità». Eppure il quadro generale mostra ancora una situazione di difficoltà per molte prestazioni. 

I DATI 

  • Ecografia muscolotendinea: c’è il primo posto il 16 dicembre 2025 a Torino, nessun altro posto nel resto del Piemonte.
  • Colonscopia: non c'è un singolo posto prenotabile in tutto il Piemonte;
  • Visita dermatologica: se abitate a Torino dovete aspettare più di un anno, il 19 febbraio 2026 alle Molinette. Altrimenti il 24 settembre 2025 a Orbassano;
  • Gastroscopia (EGDS): il 5 dicembre 2025 al Mauriziano;
  • Visita oculistica: se riuscite ad andare a Pinerolo bene, un mesetto di attesa. Altrimenti NON vi sono altri posti prenotabili su Torino e nel resto del Piemonte;
  • Rm alla colonna: c’è posto al Mauriziano il 21 ottobre 2025, altrimenti a Rivoli trovate qualche posto a fine aprile.
  • Eco transvaginale: qui si è fortunati, c’è posto il 27 marzo al Mauriziano, ma non ci sono posti né in provincia di Torino né nel resto del Piemonte.
  • Ecocolordoppler TSA: anche qui la fortuna sorride, ma bisogna andare ad Alessandria con una attesa di un paio di settimane, altrimenti c’è posto alle Molinette il 6 novembre del 2025.
  • Mammografia: impossibile prenotare a Torino, bisogna andare a fine febbraio a Gravellona.
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