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Cantieri finiti

Riapertura prevista entro il 2025 del controviale di Corso San Maurizio

Dopo quasi otto anni, i lavori concludono

Riapertura prevista entro il 2025 del controviale di Corso San Maurizio

Era il 2017 quando il controviale di Corso San Maurizio, a Torino, venne chiuso per la prima volta. Un tratto di strada che, per molti, è diventato quasi un ricordo sbiadito, un pezzo di città che ha visto passare generazioni di studenti universitari senza mai riaprire al traffico. La chiusura, inizialmente necessaria per la bonifica dall'amianto, si è protratta per sette lunghi anni a causa dei lavori di realizzazione del nuovo polo bibliotecario. Oggi, però, si intravede una luce in fondo al tunnel: la riapertura è prevista tra la fine di quest'anno e l'inizio del 2026.



La chiusura del controviale ha interessato la zona compresa tra via Sant'Ottavio e via Roero, un'area strategica per la viabilità cittadina. In questi anni, la comunità ha dovuto fare i conti con disagi non indifferenti: traffico deviato, percorsi alternativi e una situazione di degrado che ha colpito residenti, commercianti e studenti. "C'è gente che ha iniziato e finito l'università e non ha mai visto il controviale aperto al traffico", si potrebbe dire, sottolineando l'impatto che questa chiusura ha avuto sulla vita quotidiana di molti torinesi.

L'assessore Chiara Foglietta ha recentemente risposto a un'interpellanza di Federica Scanderebech, consigliera comunale di Forza Italia, annunciando che nella prima settimana di febbraio è programmato un sopralluogo tra gli uffici dell’università e quelli della mobilità per pianificare le prossime configurazioni di cantiere. Questo sopralluogo rappresenta un passo cruciale verso la riapertura, che avverrà in fasi: inizialmente, il passaggio sarà consentito ai pedoni e successivamente alle biciclette, prima di aprire definitivamente alle auto.



La riapertura del controviale di Corso San Maurizio non è solo una questione di viabilità, ma un'opportunità per rivitalizzare l'intera area: gli studenti e i docenti dell'università, i negozianti e i residenti potranno finalmente godere di un accesso più agevole e di un ambiente urbano più vivibile. Inoltre, la riapertura potrebbe rappresentare un volano per l'economia locale, incentivando il commercio e migliorando la qualità della vita.

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