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il dramma
25 Gennaio 2025 - 08:50
Michele Sergio aveva 57 anni, era sposato e aveva un figlio
E’ morto sotto le macerie, dopo essere caduto da un’altezza di oltre venti metri mentre stava lavorando alla ristrutturazione del palazzo di Torino nord e sono stati inutili i tentativi di rianimazione da parte dei sanitari del 118. Aveva 57 anni Michele Sergio, abitava a Venaria ed era il titolare di una ditta individuale. Lavorava sull’impalcatura di un palazzo a Barriera di Milano, quando è precipitato dal quarto piano. Un impatto violentissimo al suolo perché insieme a Michele Sergio sono caduti anche il cestello e pure la ringhiera del balcone. I residenti del condominio hanno sentito un tonfo violentissimo e, una volta accorsi sul posto, hanno visto l’artigiano a terra, in una pozza di sangue, coperto da macerie. Era ancora vivo, Michele, ma ormai in condizioni disperate ed è morto poco dopo l’arrivo dei soccorsi.
La caduta fatale
Barriera di Milano, un vecchio condominio di cinque piani di via Valdengo 5, a pochi passi da corso Taranto e da piazza Derna. Era qui che Michele Sergio stava lavorando, ristrutturando un appartamento al quarto piano del condominio. Michele, che era residente a Venaria, era il titolare della Elettrik Mas e dal 21 novembre lavorava alla ristrutturazione di un appartamento in via Valdengo 5 acquistato sei mesi fa da una famiglia che a breve sarebbe dovuta venirci a vivere. «Lo vedevo spesso in cortile, veniva un paio di volte alla settimana, sempre da solo, non c’è mai stato un collega insieme a lui. E purtroppo l’ho anche visto morire perché sono corsa subito dopo l’accaduto. Era a terra, coperto dalle macerie. Ho visto i sanitari tentare la rianimazione, inutilmente. Sono sotto shock», racconta Pierina Paganin, che nello stabile di via Valdengo 5 abita al terzo piano.
La caduta fatale a Michele Sergio è avvenuta poco prima dell’ora di pranzo, alle 11.40. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando Barriera di Milano, l’ambulanza e i tecnici dello Spresal. Il 118 ha provato a rianimare il 57enne artigiano, ma era già troppo tardi e non c’è stato nemmeno bisogno di trasportare Michele all’ospedale.
Le indagini
Spetta adesso ai militari intervenuti sul posto indagare su cosa sia realmente successo ieri in tarda mattinata nel cortile dell’appartamento del quartiere Barriera di Milano. Di certo c’è che Michele non ha avuto scampo, perché è caduto dal quarto piano dello stabile e dopo il tremendo impatto col suolo è stato pure travolto dall’impalcatura e dalle macerie che stava gettando nel cestello. Tutto materiale che è stato posto sotto sequestro: macerie, cestello e anche la ringhiera del balcone dell’appartamento, che è ovviamente inagibile.
Secondo una prima ipotesi, la ringhiera avrebbe ceduto improvvisamente portandosi dietro il 57enne artigiano, ma nelle ultime ore si sta facendo largo una seconda ipotesi: vale a dire il cedimento dell’impalcatura, cestello con le macerie compreso. Dunque Michele, nel tentativo disperato di non precipitare a terra, si sarebbe aggrappato alla ringhiera del balcone. Un peso, artigiano e tutto il materiale, forse eccessivo per quella vetusta balconata, che si sarebbe quindi staccata. Da lì la caduta fatale al 57enne. Che lascia purtroppo una moglie sposata nel 2011 e un figlio adolescente. Come detto, nel palazzo lavorava dalla fine di novembre. All’ingresso del condominio c’è ancora un biglietto, che preannunciava proprio l’inizio dei lavori nell’appartamento incriminato. Sul foglietto, l’autore si scusa per eventuali disagi derivanti dai lavori. E in calce, c’è anche il numero di telefono di Michele.
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