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Consumi idrici
27 Gennaio 2025 - 07:20
In Piemonte, ogni giorno, vengono immessi nelle reti idriche regionali 359 litri d'acqua pro capite, ma ben 127 litri, pari al 35,4%, vanno perduti. Questo dato allarmante, riportato da Confartigianato e pubblicato dalla Cgia di Mestre, solleva preoccupazioni non solo ambientali, ma anche economiche, in un contesto dove l'acqua è un bene prezioso.
Tra i capoluoghi piemontesi, Verbania si distingue per essere il più alto tra gli sprechi, con perdite che raggiungono il 43%. Seguono Novara con il 31,5%, Biella con il 30,7%, Alessandria con il 28,9%, Torino con il 25,6%, Vercelli con il 22,2% e Asti con il 19,2%. Queste cifre non sono solo numeri su un foglio, ma rappresentano una realtà che impatta direttamente le imprese e i cittadini. In Piemonte, nei dieci settori a maggior intensità di uso di acqua, operano 10.298 imprese che danno lavoro a 124.887 addetti. Le imprese artigiane, che costituiscono il 66,9% di queste attività, sono particolarmente vulnerabili a questa problematica.
I settori manifatturieri piemontesi, come quello estrattivo, tessile, petrolchimico e farmaceutico, sono tra i più dipendenti dall'acqua. Ad esempio, il settore estrattivo utilizza 21,7 litri per euro di produzione venduta, mentre il tessile ne utilizza 20,9 litri per euro. Questi numeri evidenziano quanto l'acqua sia fondamentale per il tessuto economico regionale. Tuttavia, la ridotta spesa pubblica per la manutenzione delle infrastrutture idriche ha portato a perdite elevate e diffuse, con 3,4 miliardi di metri cubi d'acqua persi su 8 miliardi immessi nelle reti comunali.
Le perdite nelle reti idriche sono attribuibili a diversi fattori: rotture nelle condotte, vetustà degli impianti, errori di misura dei contatori e usi non autorizzati. Tuttavia, una speranza arriva dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che prevede investimenti per 5,4 miliardi di euro nella gestione dell'acqua. Di questi, 2 miliardi sono destinati alle infrastrutture idriche primarie e 1,9 miliardi alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione, attraverso la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti.
Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino, sottolinea l'importanza di una corretta gestione idrica per le piccole e medie imprese. "Noi piccoli imprenditori siamo fortemente interessati al tema della corretta gestione idrica", afferma De Santis. Le imprese con meno di cinque addetti utilizzano principalmente acqua della rete pubblica, mentre le medie e grandi imprese si affidano a sistemi di auto approvvigionamento. "Insistiamo sulla necessità di investimenti per ridurre la dispersione della risorsa idrica a causa delle cattive condizioni delle infrastrutture", conclude De Santis.
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