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Il caso

Metropolitana, scale mobili ferme da due anni. Lo Russo: «Situazione inaccettabile». La replica M5S: «Allora dimettiti»

Scale mobili ferme a Pozzo Strada: il sindaco attacca la gestione passata e il M5S chiede dimissioni

Metropolitana, scale mobili ferme da due anni. Lo Russo: «Situazione inaccettabile». La replica M5S: «Allora dimettiti»

Arriva il commento del primo cittadino Stefano Lo Russo sul lungo, lunghissimo fermo delle scale mobili della fermata metropolitana di Pozzo Strada, corso Francia, e con esso la pungente replica dei 5 Stelle

L'impianto è ufficialmente fermo da gennaio 2023, ma c’è da dire che già prima i guasti erano assai frequenti, soprattutto in inverno, quando le scale rimanevano esposte alle intemperie (tanto che l’Ad Gtt Serena Lancione aveva parlato lo scorso autunno della necessità di “tettoie protettive”, di cui, però, non si sa ancora nulla). E la manutenzione delle scale mobili della linea 1 nel loro complesso piuttosto onerosa. «Negli ultimi tempi sono stati necessari interventi strutturali su appoggi e tralicci corrosi delle scale mobili sulle fermate Vinzaglio e Fermi da diverse centinaia di migliaia di euro», aveva dichiarato Gtt poche settimane fa. L’ultimo dei quali proprio quello di Pozzo Strada, previsto per metà febbraio, «particolarmente delicato per la necessità di utilizzare un’autogrù per sollevare le scale», aveva aggiunto il Gruppo, a giustificazione della perdurante stasi su Pozzo Strada. 

E questa mattina dai microfoni di TORadio è arrivato anche il commento di Lo Russo, che ha definito la situazione «intollerabile». E «inaccettabile come un impianto di tale importanza rimanga inservibile per così tanto tempo», puntando il dito contro una gestione passata, che non avrebbe previsto «adeguata attenzione alle manutenzioni». 

«Il cambio di passo è necessario», sottolinea ancora il sindaco di Torino, subito attaccato dalla minoranza. «Se è davvero intollerabile si dimetta, visto che Gtt è interamente controllata dal Comune. Oppure pretenda le dimissioni dell’Ad da lei nominata», tuona sui social il consigliere M5S Andrea Russi.

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