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Il Borghese

Obbligatorietà dell'azione penale? Ecco cosa dice (davvero) l'Articolo 112

Quando il principio di indipendenza diventa un alibi pericoloso

Obbligatorietà dell'azione penale? Ecco cosa dice (davvero) l'Articolo 112

L’articolo 112 della nostra Costituzione regolamenta quella che chiamiamo «obbligatorietà dell’azione penale». Significa che il rappresentante del potere giudiziario dello Stato non può esimersi dall’avviare una indagine quando è messo a conoscenza di fatti o circostanze qualificabili come reato.

Questo principio, formulato per sancire e difendere l’indipendenza della magistratura, è sia alibi per chi non vaglia neppure le carte che gli arrivano davanti - tanto ci penserà la polizia giudiziaria a capirci qualcosa, o un giudice deciderà se è una cosa valida o una sciocchezza da archiviare -, sia bandiera per chi usa l’apertura di fascicoli come arma politica, o mezzo per rilucere.

Nelle nostre Procure, che pure affogano tra i fascicoli arretrati, si vagheggia di tanto in tanto di scremare alla fonte le cause pretestuose o infondate: ma si vagheggia, appunto. Alle cosiddette «querele temerarie», o usate a scopo intimidatorio, si dà sempre seguito - non parliamo poi delle querele per diffamazione nei confronti dei giornalisti -. Ci sono casi che impiegano un mucchio di gente per un sacco di tempo e tre gradi di giudizio, quando basterebbero cinque minuti davanti al giudice di pace. Ma è come se i magistrati volessero far pesare un proprio potere, quando invece quell’articolo della Costituzione sancisce una responsabilità, che è cosa ben diversa.

Un medico che sbaglia è tenuto a rispondere in sede penale e spesso civile, quindi economicamente. Chiunque è soggetto alla cosiddetta responsabilità civile. Tranne un magistrato. Ci sono valenze politiche nelle indagini? «Sia mai», può dire un magistrato: «è l’obbligatorietà dell’azione penale». «Siamo tenuti a procedere». «Non possiamo voltarci dall’altra parte». Qualcuno può chiamarlo «scarico di responsabilità». Qualcun altro può dire che suona quasi come «obbedivo agli ordini».

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