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IL LUTTO

Addio ad Alfredo Meocci: ex direttore generale della Rai

Alfredo Meocci, giornalista e figura di spicco a Verona, si è spento a 71 anni

Addio ad Alfredo Meocci: il giornalista e politico veronese che ha segnato la Rai e Verona

A sinistra il compianto Alfredo Meocci, a sinistra Pippo Baudo

La notizia della scomparsa di Alfredo Meocci, avvenuta a 71 anni, ha destato profonda commozione nel mondo del giornalismo e della politica italiana. Nato a Verona il 30 marzo 1953, Meocci ha lasciato un'impronta indelebile sia nel settore televisivo che nella vita pubblica della sua città natale. La sua carriera, ricca di successi e sfide, si è sviluppata tra la Rai e l'impegno politico, incarnando un esempio di dedizione e passione.

UN PERCORSO TRA GIORNALISMO E POLITICA
Alfredo Meocci ha iniziato la sua carriera nel mondo della televisione nel 1981, entrando nella Rai presso la sede di Venezia. L'anno successivo, nel marzo 1982, è stato assunto come redattore nella redazione esteri del TG1, segnando l'inizio di un lungo percorso all'interno dell'emittente pubblica. Nel corso degli anni, ha ricoperto vari ruoli di crescente responsabilità, fino a diventare caposervizio nel 1986 e successivamente essere assegnato alla redazione interni nel 1989. Parallelamente alla carriera giornalistica, Meocci si è dedicato alla politica. Nel 1990 è stato eletto membro del consiglio comunale di Verona, città a cui è sempre rimasto profondamente legato. La sua carriera politica ha raggiunto un nuovo apice nel 1994, quando è stato eletto deputato, aderendo al Centro Cristiano Democratico (CCD) e lavorando in diverse commissioni, tra cui quella di vigilanza sulla Rai.



DIRETTORE GENERALE DELLA RAI
Nel 2005, Meocci è stato nominato direttore generale della Rai, un incarico che ha ricoperto fino al 2006. Durante il suo mandato, ha assunto la responsabilità ad interim di diverse direzioni, tra cui l'ufficio stampa, gli acquisti e servizi, e la direzione finanza e pianificazione. Tuttavia, il suo incarico è stato segnato da controversie legate all'incompatibilità con l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), che lo hanno portato a lasciare la posizione nel 2006. Nonostante le difficoltà, Meocci è tornato in Rai nel 2011 e ha ripreso servizio nel 2014, dimostrando una resilienza e una determinazione che hanno caratterizzato tutta la sua carriera. Ha lasciato definitivamente l'azienda nel 2017, chiudendo un capitolo importante della sua vita professionale.



IL RICORDO
Oltre al suo ruolo nella Rai, Meocci ha continuato a servire la sua città natale. Nel 2007, ha ricoperto il ruolo di vicesindaco di Verona, dimostrando ancora una volta il suo impegno per la comunità locale. Successivamente, è stato nominato consigliere per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, e membro del consiglio di sorveglianza della Banca d'Austria. La sua scomparsa ha suscitato numerosi messaggi di cordoglio, tra cui quello del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che ha ricordato Meocci come una persona che ha «amato Verona e ha portato avanti con determinazione le proprie idee». Le parole di Fontana riflettono il sentimento di molti che hanno avuto il privilegio di lavorare al fianco di Meocci, riconoscendone l'integrità e la passione.

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