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Le elezioni

Università di Torino: i tre candidati in corsa per la carica di rettore

Le elezione sono previste per il mese di maggio

Università di Torino: è corsa a tre per il nuovo rettore dell'ateneo

L'Università di Torino si prepara alle elezioni per eleggere il nuovo rettore, che sarà il successore Stefano Geuna. Per la prima volta in oltre 600 anni, due donne, Cristina Prandi e Laura Scomparin, entrambe già vicerettrici, si contendono la possibilità di diventare la prima rettrice dell'ateneo. A completare il terzetto dei candidati c'è Raffaele Caterina, unico uomo in corsa.

La corsa al rettorato dell'Università di Torino è entrata nel vivo. Cristina Prandi, attuale vicerettrice per la ricerca scientifica, è una delle figure di spicco dietro la realizzazione della Città delle Scienze e dell'Ambiente di Grugliasco. Al suo fianco, come prorettore, ha scelto lo storico Gianluca Cuniberti, noto per la sua sensibilità verso le istanze studentesche. Laura Scomparin, anch'essa proveniente dal dipartimento di giurisprudenza, ha optato per un tandem con Luca Brazzi, direttore della scuola di specializzazione in anestesia, rianimazione e terapia intensiva. Entrambe le candidate rappresentano un cambiamento significativo in un'istituzione che ha visto solo uomini al vertice per secoli.



Raffaele Caterina, già direttore del dipartimento di giurisprudenza, si presenta come il candidato più conservatore. La sua scelta di Paola Sacchi, del dipartimento di veterinaria, come prorettrice, riflette un tentativo di intercettare i malumori verso l'attuale gestione. Caterina potrebbe attrarre il voto di chi desidera un ritorno a una gestione più tradizionale.




L'Università di Torino, con i suoi 27 dipartimenti, è oggi un'istituzione eterogenea, in cui la provenienza disciplinare dei candidati non è più un fattore determinante come in passato. La sfida per il rettorato si gioca su un terreno di innovazione e tradizione, con i candidati che cercano di fondere anime e sensibilità diverse, umanistiche e scientifiche, in un contesto accademico sempre più complesso.

Le elezioni, che si terranno probabilmente a fine maggio, potrebbero richiedere un secondo turno se nessuno dei candidati supererà il 50% dei voti al primo turno. La scelta del nuovo rettore sarà cruciale per il futuro dell'ateneo, in un momento in cui le università italiane sono chiamate a rispondere a sfide globali sempre più pressanti.

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