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LA POLEMICA

Bufera sui soldi alla trasmissione di Brambilla: 60mila euro dalla Regione “per la promozione in tv”

Il programma, che era in procinto di essere cancellato da Mediaset, ha ricevuto il sostegno economico da parte della giunta Cirio

Bufera sui soldi alla trasmissione di Brambilla: 60mila euro dalla Regione “per la promozione in tv”

Il finanziamento di 60.000 euro erogato dalla Regione Piemonte per la trasmissione televisiva “Dalla parte degli animali, condotta dalla deputata Michela Vittoria Brambilla, ha scatenato un acceso dibattito politico. Il programma, che era in procinto di essere cancellato da Mediaset, ha ricevuto il sostegno economico da parte della giunta Cirio, suscitando critiche sia dal Movimento 5 Stelle (M5S) che dal Partito Democratico (PD).

Secondo quanto riportato da Report, che ha sollevato il caso, la  trasmissione della Brambilla è stato un progetto autofinanziato da lei stessa, ex esponente di Forza Italia e ora parte di Noi Moderati. Tuttavia, grazie ai fondi regionali, la trasmissione ha potuto continuare a essere trasmessa, con il supporto di 60.000 euro (+IVA) destinati alla registrazione di sei puntate tra marzo e aprile del 2023. Le registrazioni si sono svolte in varie località del Piemonte, scelte per la loro idoneità al turismo all’aria aperta e per il loro rapporto con gli animali da compagnia.

SARAH DI SABATO

La Regione giustifica il finanziamento spiegando che il programma rientra nell’ambito della promozione delle "vacanze pet friendly", una campagna che mira a valorizzare il turismo compatibile con gli animali. «Abbiamo istituito una delega al benessere animale – dichiarano dall’amministrazione regionale – e avviato una campagna per riconoscere questo tipo di servizio non più come un prodotto di nicchia, ma come un fenomeno di crescente interesse». 

Le polemiche, però, non tardano ad arrivare. Il M5S, con i consiglieri Alberto Unia, Pasquale Coluccio e Sarah Disabato, esprime preoccupazione per la spesa che considerano eccessiva rispetto alle risorse stanziate per il benessere animale. «Circa 485.000 euro sono davvero una miseria rispetto alle necessità di un settore che richiederebbe ben altro supporto. Con i 60.000 euro spesi per il programma di Brambilla, si sarebbero potuti finanziare servizi più concreti e utili, come le ambulanze veterinarie, che sono realmente indispensabili per il benessere degli animali e delle persone che se ne prendono cura».

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