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Economia & Finanza
04 Febbraio 2025 - 18:50
Nel Risiko delle Banche c'è un soggetto che si sfila e si fa forte della sua posizione di redditività. Intesa Sanpaolo ha chiuso il 2024 con un utile netto di 8,7 miliardi di euro, segnando un incremento del 12,2% rispetto ai 7,7 miliardi registrati nel 2023. Il dato supera le stime interne della banca, che prevedevano un risultato oltre gli 8,5 miliardi, e batte le attese degli analisti, che si attestavano a circa 8,6 miliardi. La performance positiva è stata trainata da un aumento dei ricavi del 7,5%, con una crescita degli interessi netti del 6,9%, delle commissioni nette del 9,4% e del risultato dell'attività assicurativa del 4,1%. Il cost/income ratio si attesta al 42,7%, posizionando Intesa Sanpaolo tra le migliori banche europee in termini di efficienza operativa.
Nonostante la solida crescita, il consigliere delegato Carlo Messina ha escluso la partecipazione della banca a operazioni di fusione e acquisizione nel mercato italiano. "Non abbiamo alcuna intenzione di partecipare a operazioni di M&A in Italia. Vogliamo restare lontani dalla confusione del mercato", ha dichiarato Messina, sottolineando anche le difficoltà legate ai vincoli Antitrust. Inoltre, dopo il recente blitz di Unicredit su Generali, il ceo ha ribadito che Intesa Sanpaolo non acquisterà quote di minoranza, poiché non genererebbero valore per la banca.
Nel quarto trimestre del 2024 si sono registrati alcuni segnali di rallentamento nel conto economico. Gli interessi netti sono scesi a 3,8 miliardi di euro, in calo del 3,6% rispetto al terzo trimestre. Tuttavia, le commissioni nette hanno mostrato un aumento del 4,7%, raggiungendo i 2,42 miliardi. Complessivamente, i ricavi trimestrali sono stati pari a 6,7 miliardi, con una flessione del 2%. Le rettifiche di valore nette su crediti sono aumentate da 238 a 482 milioni, includendo 19 milioni di esposizione verso Russia e Ucraina. L'utile trimestrale è stato di 1,5 miliardi, superando le previsioni del consensus di 1,47 miliardi.
Alla luce dei risultati ottenuti, Intesa Sanpaolo ha annunciato un significativo ritorno di capitale per gli azionisti. Il piano prevede dividendi complessivi pari a 6,1 miliardi di euro, suddivisi tra un acconto da 3 miliardi già pagato a novembre 2024 e un saldo di 3,1 miliardi previsto per maggio 2025. Inoltre, la banca ha annunciato un buyback di 2 miliardi, da avviare a giugno 2025 previa autorizzazione della BCE. Le prospettive per il 2025 rimangono più che ottimistiche, con una previsione di utile netto che potrebbe superare i 9 miliardi di euro.
Intesa Sanpaolo ha evidenziato la propria solidità patrimoniale e la strategia di "zero NPL" (crediti deteriorati nulli), oltre a significativi investimenti nella trasformazione digitale. Attualmente, il 62% degli applicativi della banca è già basato su cloud. Sul fronte della gestione dei costi, la banca prevede un'uscita di 9.000 dipendenti entro il 2027, con un risparmio di circa 500 milioni di euro annui sulle spese del personale a partire dal 2028.
Oltre ai risultati finanziari, la banca ha sottolineato il proprio impegno in ambito ESG. Nel 2024, Intesa Sanpaolo ha generato 5,3 miliardi di euro di imposte, con un aumento di 0,7 miliardi rispetto all'anno precedente. Ha inoltre potenziato i programmi di inclusione sociale, tra cui il piano "cibo e riparo" per le persone in difficoltà, con 54,1 milioni di interventi tra il 2022 e il 2024. La banca ha destinato 20,4 miliardi di euro a progetti di rigenerazione urbana e credito sociale, oltre a un contributo di circa 1,5 miliardi nel periodo 2023-2027 per far fronte ai bisogni sociali.
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