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BARRIERA DI MILANO

Ancora tre anni per demolire l'ex Gondrand e intanto i soliti disperati continuano ad "abitarla"

«I lavori di riqualificazione dell'intera area termineranno in tre anni» ha spiegato in consiglio l'assessore comunale Paolo Mazzoleni

Ancora tre anni per demolire l'ex Gondrand e intanto i soliti disperati continuano ad "abitarla"

La demolizione dell’ex Gondrand sta proseguendo, ma i soliti disperati continuano ad introdursi all’interno dell’area, oggetto in questi anni di numerosi quanto inutili sgomberi. A dicembre 2024, finalmente, sono iniziati i lavori di demolizione, ma l’area resta uno dei punti di ritrovo preferiti da pusher e tossicodipendenti. Numerose le segnalazioni dei residenti, esasperati dai furti in zona e dagli atti vandalici ai danni delle automobili parcheggiate, ma anche dalle scene di degrado, come lo spaccio e gli episodi di prostituzione, per accaparrarsi una dose.

L’ultima segnalazione, a gennaio, riguardava i numerosi assalti notturni agli storici Docks Dora di via Valprato. Una nuova interpellanza, presentata dal consigliere comunale Andrea Russi, è stata portata questa mattina, lunedì 10 febbraio, in sede di consiglio comunale, per conoscere l’effettiva portata e durata temporale, al netto di eventuali proroghe e sospensioni, dei lavori di riqualificazione dell’area all’interno del parco Sempione, nel quartiere Barriera di Milano.

Nonostante i lavori di demolizione siano in corso, l’ex Gondrand è, ad oggi, ancora “abitata”. L’area del progetto di riqualificazione della zona, come ha spiegato l’assessore comunale Paolo Mazzoleni, comprende due diverse proprietà: l’ex Gondrand, di proprietà della società All Building, per un’area complessiva di 33.730mq e l’ex Carlini, con un’area di 4.735mq, di proprietà della Società Iniziative Industriali. Un’area totale, dunque, di 38.468mq, con la previsione di realizzare fabbricati ricettivi, commerciali e di somministrazione per un’area di 15.950mq, di cui 11.500mq dell’ex Gondrand e 4.450mq dell’ex Carlini.

Per quanto riguarda l’ex Gondrand, la proprietà, al fine di rimuovere le condizioni di pericolo del complesso edilizio, ormai da tempo abbandonato, legate anche a problemi di sicurezza e di ordine pubblico, ha presentato il documento necessario alla demolizione dei fabbricati dell’area nel novembre 2023. Ad oggi, «i lavori sono iniziati, sono attualmente in corso e non si registra alcuna sospensione», così l’assessore Mazzoleni, in risposta all’interpellanza. E ancora: «Il termine dei lavori deve avvenire entro tre anni».

Inizialmente, i lavori di riqualificazione dovevano interessare solo l’ex Gondrand e non l’ex Carlini, ma, per mettere in atto una trasformazione che sia di effettivo interesse pubblico, è stato richiesto alle due proprietà di elaborare un progetto unitario, che coinvolga entrambe le aree. Il progetto, poi, secondo l’assessore Mazzoleni, non è stato ridimensionato, ma sono stati stabiliti i ruoli esatti di entrambe le proprietà.

Gli obiettivi di alto valore pubblico, evidenziati da Città, sono: l’accessibilità e la percorribilità del parco, l’integrazione armoniosa delle nuove costruzioni all’interno dell’ambiente, l’armonizzazione degli interventi e la creazione di uno spazio pubblico di elevata qualità. Una volta completata la necessaria istruttoria tecnica e su proposta della giunta comunale, spetterà al consiglio valutare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi di interesse pubblico legati alle trasformazioni in atto.

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