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ECONOMIA & SOCIETÀ
24 Febbraio 2025 - 20:30
Lavoratori italiani sottopagati
In Italia, quasi un giovane su quattro sotto i 30 anni guadagna meno di 9 euro lordi l’ora, una condizione che riflette le profonde difficoltà del mercato del lavoro italiano. La combinazione di precarietà lavorativa e retribuzioni bassissime rende ancora più difficile per i giovani costruire una vita autonoma e stabile. Questo dato si inserisce in un quadro più ampio di disparità economiche e sociali, che penalizzano soprattutto le nuove generazioni.
A livello europeo, un lavoratore è considerato a bassa retribuzione ("low-wage earner") se il suo salario orario è pari o inferiore ai due terzi del valore mediano nazionale. In Italia, questa soglia nel 2022 era fissata a 8,9 euro l’ora. Complessivamente, il 10,7% dei dipendenti italiani rientra in questa categoria, ma la situazione peggiora per alcune fasce specifiche: tra i giovani sotto i 30 anni la percentuale sale al 23,6%, mentre tra le donne è del 12,2%, contro il 9,6% degli uomini.
La retribuzione oraria mediana in Italia è di 13,35 euro, ma esistono forti differenze tra i lavoratori. Il 10% con gli stipendi più bassi guadagna al massimo 8,8 euro l’ora, mentre il 10% più alto supera i 26,6 euro l’ora. Nei settori come quello finanziario o assicurativo si registrano retribuzioni significativamente superiori rispetto alla media: anche il 10% meno pagato in questi ambiti percepisce almeno 14,6 euro l’ora, ben sopra la soglia di bassa retribuzione.
D’altra parte, nel settore privato i giovani tra i 15 e i 34 anni guadagnano mediamente solo 15.616 euro lordi all’anno, contro una media generale di 22.839 euro. I contratti precari contribuiscono a questa situazione: chi ha contratti a termine guadagna in media 9.038 euro all’anno, mentre i lavoratori stagionali si fermano a soli 6.433 euro.
I giovani under 30 non solo guadagnano meno rispetto ai loro coetanei europei, ma sono anche fortemente penalizzati rispetto alle fasce d’età più avanzate in Italia. La loro retribuzione media annuale è inferiore del 30% rispetto a quella dei lavoratori tra i 30 e i 54 anni e del 50% rispetto agli over 54. Inoltre, la precarizzazione del lavoro è in aumento: negli ultimi dieci anni la percentuale di giovani con contratti a tempo indeterminato è scesa dal 70,3% al 60,1%.
Secondo un rapporto del Consiglio Nazionale dei Giovani basato su dati Istat, oltre il 43% degli under 35 percepisce uno stipendio mensile inferiore ai mille euro, mentre un ulteriore 32,7% si colloca nella fascia tra i 1.000 e i 1.500 euro. Questo rende quasi impossibile per molti giovani accedere a un mutuo o costruire una vita indipendente nelle grandi città italiane.
Le conseguenze sono evidenti: sempre più giovani scelgono di emigrare all’estero in cerca di migliori opportunità economiche e lavorative. Il fenomeno della "fuga dei cervelli" impoverisce ulteriormente il tessuto sociale ed economico italiano.
CONFRONTO CON GLI ALTRI PAESI
I valori non sono espressi in euro, ma in Purchasing Power Standard (Pps), un'unità di misura artificiale che consente confronti economici tra Paesi con valute diverse. Ad esempio, 100 Pps in Svizzera consentono di acquistare gli stessi beni che si possono comprare con 100 Pps in Slovacchia. Pertanto, se il salario medio in Svizzera è di 47.000 Pps e in Slovacchia è di poco meno di 15.000 Pps, ciò indica non solo una differenza nei guadagni, ma anche nel potere d'acquisto.
In Italia, il potere d'acquisto è significativamente inferiore rispetto agli altri grandi Paesi europei. La media dell'Unione Europea è di circa 27.500 Pps, mentre l'Italia si ferma a 24mila Pps. La Spagna segue da vicino con circa 24.500 Pps, mentre la Francia ha una media di 28.500 Pps e la Germania raggiunge i 35.000 Pps.
Paese |
Stipendio Medio (Pps) |
---|---|
Svizzera | 47.500 |
Paesi Bassi | 39.000 |
Norvegia | 36.000 |
Lussemburgo | 36.000 |
Austria | 35.000 |
Germania | 35.000 |
Islanda | 34.865,67 |
Stati Uniti d’America | 33.955,62 |
Turchia | 31.865,54 |
Belgio | 30.862,10 |
Irlanda | 30.327,16 |
Svezia | 29.967,46 |
Finlandia | 28.932,81 |
Francia | 28.481,87 |
Danimarca | 28.265,99 |
Giappone | 25.817,19 |
Cipro | 24.903,15 |
Spagna | 24.474,93 |
Italia | 24.051,23 |
Polonia | 23.030,91 |
Malta | 22.756,47 |
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