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Polemiche contro il rettore Geuna: i costi del viaggio in Brasile non passano inosservati

Malcontento che potrebbe influenzare negativamente le elezioni imminenti all'Università di Torino

Polemiche contro il rettore Geuna: i costi del viaggio in Brasile non passano inosservati

L'Università di Torino è al centro di un acceso dibattito che mescola politica accademica e polemiche finanziarie. La recente missione in Brasile del rettore Stefano Geuna, accompagnato da una delegazione di professori tra cui Cristina Prandi, candidata alla sua successione, ha sollevato un polverone. Il viaggio, dal costo complessivo di 50mila euro, è stato oggetto di critiche, soprattutto in un momento in cui l'ateneo sta affrontando difficoltà economiche significative.

La missione in Brasile, che ha visto la partecipazione di una decina di professori, aveva l'obiettivo di stringere accordi e firmare memorandum con istituzioni locali. Tuttavia, il costo elevato ha subito suscitato malumori all'interno dell'università. "Se l’ateneo non fosse in questa situazione finanziaria drammatica, sarebbe stato uno dei tanti viaggi passati in sordina", ha confidato un docente. Ma in un contesto di campagna elettorale, l'indignazione è quasi inevitabile.

Con le elezioni per il nuovo rettore previste per la fine di maggio, la competizione si fa serrata. Cristina Prandi, una delle candidate, si trova al centro delle polemiche non solo per il viaggio in Brasile, ma anche per le voci che la vedrebbero pronta a sostituire il direttore generale Andrea Silvestri con la sociologa Elisa Rosso, qualora eletta. "La verità è che l’idea di sostituire l’attuale direttore ce l’hanno tutti e tre i candidati, ma gli altri due sono stati più prudenti", rivelano alcuni.

Gli altri due candidati sono Laura Scomparin e Raffaele Caterina, entrambi provenienti dal dipartimento di giurisprudenza. Caterina, in particolare, si distingue per non avere legami con l'attuale governance, avendo già in passato schierato giurisprudenza contro la riforma dello statuto proposta da Geuna

Un ruolo cruciale nella scelta del nuovo rettore sarà giocato dalla facoltà di Medicina, che conta settecento docenti suddivisi in sette dipartimenti. Geuna stesso proviene da questo ambiente, e la sua elezione fu il risultato di una competizione serrata contro Alessandro Sembenelli

Oltre alle dinamiche elettorali, l'università deve affrontare sfide economiche significative. Il nuovo campus di Grugliasco, un investimento da 150 milioni di euro, ha subito un sovrapprezzo di 80 milioni a causa di varianti al progetto e del caro materiali. A questo si aggiunge la sentenza UDU, che obbliga l'ateneo a rimborsare 29 milioni di tasse non dovute agli studenti. Queste difficoltà hanno portato Geuna a tagliare 12,5 milioni di fondi per la ricerca.



Mentre i rapporti di forza iniziano a definirsi, l'atmosfera all'interno dell'università è tesa. Laura Scomparin può contare su alleati come Giuseppe Di Giuda e Paolo Biancone nel dipartimento di management, mentre Raffaele Caterina ha il sostegno di Michele Rosboch in giurisprudenza e di Maurizio Ferraris tra gli umanisti. Cristina Prandi, dal canto suo, ha dalla sua parte figure come Alessandro Vercelli e Marco Vincenti

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