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Economia
28 Febbraio 2025 - 18:27
Il 2024 segna un’importante crescita per il panorama imprenditoriale torinese, che conta oggi 195.477 imprese attive, con un aumento del 1,75% rispetto al 2019, ossia dal periodo pre-Covid. A risaltare sono principalmente due fenomeni: il rafforzamento delle società di capitali e il costante incremento delle imprese straniere, che confermano Torino come un polo d’attrazione per gli investitori esteri.
Come presentato oggi a Gallerie d’Italia, il Bilancio di Fine Mandato 2020-2024 della Camera di commercio di Torino spiega come le società di capitali, in particolare, sono cresciute del 21% dal 2019, segno di un sistema imprenditoriale sempre più solido. Parallelamente, le imprese straniere hanno visto un aumento del 23% nello stesso periodo, un fenomeno curioso che sottolinea l’internazionalizzazione crescente della città. Torino, infatti, si conferma anche la seconda provincia esportatrice in Italia, con un valore di esportazioni che ha raggiunto i 27,3 miliardi di euro nel 2024, in crescita del 47% rispetto al 2019.
Tuttavia, il contesto internazionale, segnato dalle politiche di dazi introdotti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, potrebbe rappresentare una barriera per le imprese esportatrici. I dazi imposti su vari prodotti, soprattutto in settori strategici come l’automotive e l’elettronica, continuano a influenzare le dinamiche commerciali, mettendo a rischio la competitività delle aziende torinesi nei mercati internazionali.
Nonostante ciò, la Camera di commercio di Torino ha continuato a supportare attivamente l’internazionalizzazione, con oltre 12.000 partecipanti a seminari e corsi di formazione e la creazione di una rete di supporto alle Pmi che operano a livello globale. L’impegno della Camera, insieme alla Regione Piemonte e a Ceipiemonte, ha contribuito a mantenere una forte proiezione internazionale per Torino, premiata dal Financial Times come una delle migliori città europee in termini di strategia di attrazione degli investimenti.
A rafforzare ulteriormente l’imprenditorialità torinese sono anche le 502 start-up innovative, il 75% delle quali si trovano in Piemonte, con un incremento del 30% rispetto al 2019. Inoltre, sono 149 le Pmi innovative, in aumento del 73%, segno di un’attenzione crescente verso la digitalizzazione e l’adattamento ai nuovi sistemi commerciali.
Guardando al futuro, Torino si prepara ad affrontare nuove sfide e opportunità. Tra gli obiettivi più ambiziosi, c’è l’investimento nel progetto Innovation Block, che darà vita a un nuovo quartiere dell’innovazione in Piazzale Valdo Fusi, con un investimento di 30 milioni di euro. La realizzazione di nuovi spazi per la crescita imprenditoriale, come il Centro Congressi Torino Incontra e le infrastrutture per la Borsa Valori e Borsa Merci, prevista per i prossimi anni, contribuiranno a consolidare il ruolo della città come polo di innovazione e internazionalizzazione.
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