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Il caso

Da talamo per le prostitute a oggetto di sfogo: gli usi “ricreativi” dei veicoli abbandonati

Si moltiplicano le segnalazioni di vetture lasciate in strada e utilizzate in modo "improprio"

Da talamo per le prostitute a oggetto di sfogo: gli usi “ricreativi” dei veicoli abbandonati

Da talamo per le prostitute a oggetto di sfogo: gli usi “ricreativi” dei veicoli abbandonati

Lasciate parcheggiate per un mese, due, tre o anche anni, fino a trasformarsi in alcova o oggetto per sfogare estro o rabbia repressa.

Quando non sono lasciati a sé stessi, i veicoli abbandonati della Circoscrizione 4 vengono “riciclati”, anche a scopo ricreativo.

«Molti sedili sono stati adattati a “talamo nuziale” da prostitute - denuncia il consigliere Carlo Morando (Lega) -. Altre auto hanno gli specchietti rotti e sezioni asportate», continua. «O sono prive di pneumatici e con le lamiere sventrate», aggiunge il consigliere M5S Federico Varacalli. Per non parlare di quelle che diventano la “tela” per le “opere” di vandali muniti di vernice.

Insomma, più che auto sono rottami. E le segnalazioni non fanno che crescere: sul territorio della 4 «sono già 29 nel primo trimestre di quest’anno (per lo stesso periodo nel 2024 ammontavano a 18, ndr)», raccontano gli Uffici della municipale dedicati al Recupero Veicoli Abbandonati (Urva). 

In molti casi i veicoli, sebbene prontamente segnalati all’Urva, per un motivo o per un altro non possono essere rimossi dalla strada. Dei 76 veicoli trattati e non assicurati lo scorso anno, infatti, solo 6 sono stati demoliti. C'è da dire che molti al momento del controllo non c’erano già più (circa 40), mentre 13 avevano fermo fiscale, «per cui risultano solo sanzionabili ma non rimovibili (decadrebbe in tal caso la garanzia di credito, ndr)», spiega il Comandante della Polizia Locale Enrico Spaccamonti, raccontando i dati condivisi nel corso della riunione congiunta di Seconda e Sesta commissione alla 4. 

Ma il lavoro degli operatori della Polizia è anche complicato dall’esigenza di dovere «tenere un contatto amministrativo formale con i proprietari di queste vetture con raccomandate e ricevute di ritorno - spiega l’assessore alla Municipale Marco Porcedda. Con la conseguenza di rallentare di molto gli interventi». 

«Tutte vetture in condizioni di abbandono o pseudo tale che tolgono spazi di parcheggio preziosi, in un territorio che già ne ha molto pochi», secondo il coordinatore alla Mobilità Marcello Badiali. Di qui anche l’appello del presidente Alberto Re e del coordinatore della commissione Ecologia Lorenzo Ciravegna: «procedure a volte lunghe, ma è importante segnalare attraverso i canali ufficiali. Noi faremo il nostro, in quanto sentinella sul territorio».

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