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Criminalità
29 Marzo 2025 - 11:20
Immagine di repertorio
In un'operazione coordinata e di vasta portata, la polizia di Stato e l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno messo a segno un colpo significativo contro il gioco e le scommesse illegali in Piemonte. L'operazione, che ha coinvolto le province di Torino, Vercelli, Novara, Biella e Asti, ha portato al sequestro di 25 apparecchiature illegali e alla denuncia di quattro persone, segnando un passo importante nella lotta contro le attività illecite nel settore del gioco.
L'operazione è stata condotta sotto la guida del Nucleo Centrale della polizia dei Giochi e delle Scommesse del Servizio Centrale Operativo, in stretta collaborazione con l'Ufficio Controlli della Direzione Giochi dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Questo intervento rientra in una strategia più ampia di contrasto al gioco illegale, che si avvale di modelli organizzativi sempre più efficaci per affrontare le sfide sia a livello nazionale che internazionale.
Durante le attività, sono stati identificati 400 soggetti in 40 esercizi commerciali. Gli specialisti della polizia e dell'agenzia delle dogane hanno sequestrato apparecchiature come "totem", personal computer, AWP e VLT, e hanno riscontrato oltre 51 violazioni amministrative, con sanzioni che superano i 282.500 euro. L'operazione ha visto l'impiego di oltre 200 unità, tra cui 30 specialisti provenienti da squadre mobili e SISCO di tutto il territorio nazionale, formati in corsi di qualificazione specifici.
Nello specifico, le operazioni di controllo svolte nella provincia di Torino hanno riguardato 4 esercizi commerciali con l'emissione di sanzioni amministrative per un ammontare di 8000 euro.
La sinergia tra la polizia di Stato e l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è stata fondamentale per ottimizzare la capacità di contrasto alle forme più evolute di illegalità nel settore del gioco. L'attività si inserisce in un contesto di prevenzione e monitoraggio costante, volto a impedire la pratica del gioco illegale e a tutelare i consumatori, oltre a prevenire l'erosione illecita del gettito erariale.
L'operazione ha anche permesso di aggiornare il controllo sui luoghi pubblici e sugli esercizi di gioco, con un focus particolare sui rischi di infiltrazione della criminalità organizzata di tipo mafioso. Queste infiltrazioni spesso si realizzano attraverso tecniche sofisticate di riciclaggio e reimpiego di beni di provenienza illecita, rappresentando una minaccia seria per l'economia legale.
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