Cerca

Scoppia la polemica

Meloni bruciata, Lo Russo condanna: «Gesto inqualificabile» ma l'opposizione non ci sta e scoppia la polemica

La Digos ha identificato uno degli autori del gesto

Meloni bruciata, Lo Russo  condanna: «Gesto inqualificabile» ma l'opposizione non ci sta e scoppia la polemica

Scoppia la polemica politica dopo quanto è successo ieri durante le celebrazioni della fine del ramadan, dove il comitato pro Palestina Torino per Gaza ha dato alle fiamme una foto della premier Giorgia Meloni, insieme a quella della presidente UE Ursula von der Leyen.

In merito all'accaduto, questa mattina è intervenuto il sindaco Stefano Lo Russo, che ha dichiarato: «Gesti inqualificabili e violenti come quelli accaduti al corteo di ieri sono da condannare, sempre. Una protesta che non ha nulla a che vedere con l'espressione democratica delle proprie idee, né con l'incontro che celebra la fine del Ramadan, che si è svolto sotto la Tettoia di Parco Dora e che ha visto decine di migliaia di persone della comunità musulmana incontrarsi pacificamente. Solidarietà alle presidenti Meloni e Von der Leyen».

La risposta delle opposizioni non si è fatta attendere, soprattutto Fratelli d'Italia, che ha condannato con fermezza quanto è accaduto ieri. «Esprimo ferma condanna. Quanto è accaduto a Torino durante la festa di fine Ramadan, nella quale sono state bruciate alcune foto del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è un fatto grave e violento, che desta preoccupazione» afferma Paola Ambrogio, senatrice di FdI, che poi si scaglia anche contro il primo cittadino torinese «E dire che pochi minuti prima il sindaco di Torino Lo Russo aveva fatto i ‘migliori auguri a tutti i torinesi di fede islamica’, ribadendo ‘di aver sempre creduto che i momenti di riflessione e di condivisione possano renderci persone migliori’ e che ‘le religioni parlano di accoglienza, incontro e pace’. E’ questa la pacificazione richiamata dal Sindaco
«C’è da chiedersi – chiude la Ambrogio - se convivenza, rispetto reciproco e integrazione siano valori reciproci. Se non lo sono, dobbiamo semplicemente pretendere che lo siano. Perché non c’è comunità senza comunione di intenti e di regole, nemmeno in un’Italia che da sempre abbraccia e accoglie chi la rispetta».

Alle parole della Ambrogio, si uniscono anche quelle di Augusta Montaruli, la vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera: «Grave vedere messo a fuoco il manifesto con il volto di Giorgia Meloni da chi solo poche ore fa vedeva concesso uno spazio pubblico per celebrare la fine del Ramadan. È vergognoso - aggiunge - che questa sia la risposta della comunità islamica all'Italia che li sta accogliendo, tanto più in assenza di una parola di condanna da parte delle loro rappresentanze religiose e del sindaco, che tuttavia si è affrettato a partecipare alle celebrazioni. Evidentemente c'è un problema di integrazione come la manifestazione di Torino dimostra, dove le aperture vengono viste ingiustamente come occasione per compiere simili atti di prevaricazione. Con un'interrogazione al ministro, chiediamo che si faccia luce su un episodio, che unito a certi messaggi di intolleranza verso le nostre istituzioni, è preoccupante».

Nel frattempo la Digos di Torino ha identificato uno dei presunti responsabili dei roghi. Si tratta di un 25enne di origini nordafricane, attualmente sotto la lente degli investigatori. La polizia sta analizzando filmati e raccogliendo testimonianze per ricostruire nel dettaglio la dinamica e accertare eventuali ulteriori responsabilità.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.