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Il caso

L’idea: trasformare i negozi abbandonati in nuove abitazioni

L'equilibrio delicato tra il rischio di desertificazione commerciale e la necessità di abitazioni

L’idea: trasformare i negozi abbandonati in nuove abitazioni

L’idea: trasformare i negozi abbandonati in nuove abitazioni

Una panacea per ampliare l’offerta di abitazioni private e tamponare l’emergenza abitativa che sembra attanagliare Torino. Di contro il rischio desertificazione commerciale, e un colpo di grazia inferto al commercio, soprattutto quello di prossimità, che dall’ultimo report sulla natimortalità di Camera di Commercio vede calato il settore di quasi il 2% tra 2023 e 2024 e che le istituzioni, invece, cercano - tra incentivi e sussidi - di tenere vivo. 

Il tema della modifica di destinazione d’uso degli immobili torinesi: quella pratica amministrativa che permette di cambiare la finalità d’uso di un’unità immobiliare entro i termini previsti dallo strumento urbanistico di riferimento (nel caso di Torino il Piano Regolatore Generale del 1995) sembra un campo minato. Una coperta corta che settore commerciale ed immobiliare potrebbero doversi spartire. E che esige cautela

Perché, se da una parte, come confermato dal presidente nazionale Fiaip Baccarini: «l’offerta di locali di qualità scarseggia», dall’altra il rischio di desertificazione commerciale, che toglierebbe ad alcuni quartieri preziosi servizi, è dietro l’angolo. Necessario il confronto tra entrambe le parti, secondo l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino: «Torino si sta accingendo a ragionare intorno al nuovo Prg (attivo da qui a tre anni, nda). Poniamo adesso le basi per un tavolo di confronto».

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