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IL FATTO

Atc, nuovi sgomberi: da gennaio 37 case “restituite” a Torino

Quante case popolari occupate ci sono oggi? Sono 151 gli appartamenti da liberare fra città e provincia

Atc, nuovi sgomberi.  Da gennaio 37 case “restituite” a Torino

Atc, nuovi sgomberi. Da gennaio 37 case “restituite” a Torino

Sono 37 gli appartamenti popolari che sono stati sgomberati da inizio anno a oggi: gli ultimi 8 sono stati liberati ieri e sono tutti nel quartiere Mirafiori nord, dove una maxi-operazione a cura delle forze dell’ordine e di Atc ha visto lo sgombero di 5 case nel complesso di corso Agnelli 156 - tutti precedentemente occupati da nomadi abusivi -, un alloggio in via Dina e 2 in via De Bernardi.


Il giorno prima era toccato a un altro complesso “delicato”, ovvero quello di via Bologna 267: qui viveva, sempre abusivamente, un 35enne che è risultato essere lo zio dello sposo protagonista della faida rom dello scorso febbraio, in Regio Parco.
Nel mese di marzo, invece, sono stati sgomberati tutti i 5 appartamenti occupati nel quartiere Vanchiglia, in via Faa’ di Bruno: si tratta di alloggi destinati all’edilizia agevolata, di proprietà di Atc, vicini al Campus Einaudi. Del resto, l’assessore alla Casa Maurizio Marrone lo aveva annunciato «andremo avanti fino a che non avremo liberato tutte le case Atc occupate».

Maurizio Pedrini, il nuovo presidente dell’Agenzia, aveva dichiarato di essere esattamente sulla stessa linea: «riporteremo la legalità tra i cortili delle case popolari». Soddisfatto anche l’assessore comunale alla Sicurezza, Marco Porcedda: «Operazioni come questa sono frutto della collaborazione tra forze dell’ordine e istituzioni e dell’importante attività messa in campo come Città attraverso il lavoro di Polizia Locale e Servizi Sociali». Porcedda rivendica un’attività «che ha permesso di recuperare gli alloggi indebitamente occupati restituendoli all’Atc e alle famiglie in graduatoria e di offrire nel contempo una sistemazione abitativa alternativa alle persone e ai minori interessati. Un modus operandi che ha permesso di recuperare oltre 80 abitazioni occupate abusivamente lo scorso anno e già 29 da gennaio ad oggi».

A queste se ne aggiungono una decina occupate da persone che tuttora risultano ignote, per il numero totale di 37 alloggi. Un fenomeno impattante, quello delle case occupate: degrado e incuria, auto e furgoni abbandonati nei cortili, o peggio dati alle fiamme, fenomeni di criminalità e simili che creano un malcontento nei residenti regolari che in quegli appartamenti ci vivono e che spesso hanno la percezione di trovarsi in luoghi insicuri e troppo facilmente accessibili da parte di chi non ha alcun titolo per entrare. Spesso si tratta di rom, che senza aver affrontato nessuna graduatoria si impossessano degli alloggi sfitti. Anche per evitare nuove occupazioni, Atc ha indetto il bando dedicato all’autorecupero: fino al 12 maggio chi ha fatto richiesta di una casa popolare può proporsi per la nuova iniziativa che vede l’Agenzia concedere appartamenti al momento liberi, a quelle famiglie che vogliono una casa e hanno la volontà di sistemare appartamenti che necessitano di manutenzione. Atc scalerà dai bollettini i costi sostenuti dagli affittuari. Quante case occupate ci sono oggi? Sono 151 gli appartamenti da liberare in Torino e provincia, di cui 145 a Torino città. Un numero che può sembrare alto ma secondo i sondaggi che paragonano il capoluogo piemontese ad altre grandi città italiane, in realtà, sembra che qui le cose funzionino meglio rispetto a Milano, Roma, Napoli, Venezia dove invece la percentuale delle case occupate è nettamente maggiore.

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