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Economia & Finanza
08 Aprile 2025 - 13:50
Stellantis "presta soldi" ai suoi fornitori per resistere ai dazi di Trump. Questo negli Usa. Per l'Italia, le contromosse all'impatto della politica di Trump sono ancora da definire (intanto, anche oggi il titolo è in discesa in Borsa: -1,76% a 8,07 euro alle 12.30).
La strategia per i fornitori degli stabilimenti americani - alcuni dei quali sono fuori dal territorio degli Stati Uniti -, già in difficoltà per la programmata chiusura temporanea di due poli produttivi e di assemblaggio in Canada e Messico, secondo Bloomberg sarebbe stata annunciata, a Detroit in un incontro con i fornitori, da Marlo Vitous, responsabile Suppliers Chain nel Nord America. In pratica, di fronte ai dazi del 25% su veicoli e componentistica d'importazione, Stellantis ha predisposto "un programma in cui i fornitori potranno chiedere aiuto dall’azienda per effettuare pagamenti tariffari mensili al governo degli Stati Uniti".
Non è ben chiaro, al momento, se si tratti di un piano di finanziamenti, di prestiti, come era nelle intenzioni quando, a febbraio, il gruppo presieduto da John Elkann ha chiesto alle autorità federali l'autorizzazione alla creazione di Stellantis Bank USA, una propria "banca" che avrebbe potuto garantire liquidità ai concessionari e, a questo punto, ai fornitori.
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