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l'inchiesta

Un'altra scommessopoli su Juventus, Torino e sul calcio italiano: ecco chi sono gli indagati

Secondo l'accusa, finti acquisti di orologi e gioielli nascondevano i pagamenti per scommesse su piattaforme illegali

Un'altra scommessopoli su Juventus, Torino e sul calcio italiano: ecco chi sono gli indagati

Un'altra scommessopoli su Juventus, Torino e sul calcio italiano: ecco chi sono gli indagati

Si abbatte l'ennesimo terremoto giudiziario sul calcio italiano. Dodici giocatori che giocano o hanno giocato in Serie A  sono indagati dalla Procura di Milano per scommesse sui siti illegali. Una nuova scommessopoli che coinvolge anche diversi giocatori di Juventus e Torino. Nessuno di loro, è giusto precisarlo con cura, è accusato di aver venduto partite o aver scommesso su match propri e dei calciatori amici, ma "solo" di aver giocato su altri sport, a soprattutto a poker online, su piattaforme illegali. Questo significa che dal punto di vista penale rischiano davvero molto poco: un'ammenda di 250 euro. Resta da valutare cosa rischiano invece dal punto di vista sportivo in quanto adesso si potrebbe attivare la giustizia sportiva con una richiesta di trasmissione degli atti da parte della Procura della Federcalcio. 

L'ELENCO DEI CALCIATORI INDAGATI (E C'E' ANCHE UN TENNISTA)

Secondo quanto rivelato dal Corriere della Sera, sotto la lente degli investigatori per scommesse clandestine su piattaforme abusive nel periodo 2021-2023 ci sono:

  1. Alessandro Florenzi, giocatore del Milan
  2. Nicolò Zaniolo, all'epoca attaccante della Roma e oggi alla Fiorentina, dopo aver giocato in Turchia e all'Atalanta
  3. Mattia Perin, portiere di riserva della Juventus
  4. Weston McKennie, centrocampista americano della Juventus
  5. Leandro Paredes, centrocampista argentino ex della Juventus e attualmente alla Roma
  6. Angel Di Maria, fuoriclasse argentino con un passato alla Juventus e attualmentein forza al Benfica
  7. Raoul Bellanova, difensore dell'Atalanta, all'epoca giocatore di Inter e Torino. Anche lui è nel giro della Nazionale 
  8. Samuele Ricci, centrocampista della Nazionale e del Torino. All'epoca era in forza all'Empoli
  9. Cristian Buonaiuto, attaccante del Padova e all'epoca della Cremonese)
  10. Matteo Cancellieri, attaccante all'epoca di Lazio e Empoli e oggi del Parma  
  11. il difensore dominicano Adames Hector Junior Firpo, giocatore del Leeds United
  12. C'è anche un tennista: il romano Matteo Gigante

Sandro Tonali e Nicolò Fagioli sono invece accusati di aver pubblicizzato queste piattaforme illegali tra altri calciatori venendo ripagati con bonus e riduzione dei propri debiti.

L'INDAGINE

L’indagine milanese nasce da uno stralcio dell’inchiesta della procura di Torino sul calcio scommesse che già aveva messo nei guai Sandro Tonali (ex Milan, attualmente al Newcastle, punto di forza della Nazionale) e Nicolò Fagioli (ex Juventus, ora alla Fiorentina, anche lui nel giro della Nazionale). I nomi degli altri presunti scommettitori sarebbero emersi proprio dalle analisi delle chat dei loro cellulari

La squadra della Guardia di Finanza della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Milano ha sequestrato un milione e mezzo di euro a cinque persone e a una società per "esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, riciclaggio e responsabilità amministrativa degli enti". Sono stati anche notificati, nell'inchiesta dei pm Paolo Filippini e Roberta Amadeo, i decreti di fissazione di interrogatorio preventivo emessi dal gip Lidia Castellucci, come previsto dalla riforma Nordio, a seguito della richiesta di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari da parte dei pm Paolo Filippini e Roberta Amadeo per i 5 indagati. 

Secondo quanto emerge, la Finanza avrebbe scoperto che i pagamenti delle scommesse sarebbero avvenuti in una gioielleria del capoluogo lombardo, probabilmente proprio nel tentativo di non lasciare "tracce telematiche" che eventuali investigatori avrebbero potuto seguire per risalire all'origine dei soldi. E così finti acquisti di orologi e gioielli in realtà avrebbero nascosto il pagamento dei soldi per le scommesse. Rolex e collane non sarebbero stati materialmente consegnati, ma «costituivano unicamente la causale per il bonifico emesso dagli scommettitori a saldo del debito contratto per le scommesse effettuate sulle piattaforme illegali» come si legge in una nota del procuratore Marcello Viola.

Parallelamente, «è emerso un sistema consolidato e strutturato per il pagamento dei debiti di gioco da parte degli scommettitori a favore degli organizzatori». Il meccanismo prevedeva l’utilizzo di numerosi soggetti prestanome che, mettendo a disposizione le proprie carte PostePay, account Revolut e conti correnti, ricevevano le transazioni finanziarie – quantificate in almeno 300mila euro – destinate a «saldare o ridurre le posizioni debitorie derivanti dalle scommesse illegali». Finalità per cui i prestanome si occupavano anche della riscossione di denaro contante, per un importo stimato di almeno 400mila euro. In aggiunta, «alcuni scommettitori, in cambio di bonus, ovvero di una riduzione del proprio debito di gioco, diffondevano e pubblicizzavano le piattaforme illegali».
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