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Il cantiere

Metro 2 di Torino: ecco quando inizierà e quanto costerà (forse)

Ravello (FdI): «Dal Governo sono arrivate rassicurazioni importanti», opposizioni in protesta

Metro 2 di Torino: ecco quando inizierà e quanto costerà (forse)

Linea due della metro

Avvio dei cantieri per la fine del 2026 e prima corsa della tratta Rebaudengo/Porta Nuova nel 2032. Queste le due tappe scandite nella previsione di Bernardino Chiaia, commissario straordinario della linea 2 della metro, nell’audizione congiunta di Infra.To da parte delle Commissione trasporti del Consiglio Regionale.

Se le date d'inizio e di fine del progetto metro 2 sono state indicate, restano in sospeso la questione dei 450 milioni di euro necessari per spingere la linea fino al Politecnico. Chiaia promette che i soldi arriveranno entro il 2029, ma le opposizioni hanno dubbi. Nel frattempo i convogli saranno all'avanguardia: capacità di 400 passeggeri, almeno due postazioni per persone con disabilità, trasporto bici, certificazione green e tecnologie di automazione. Il tracciato previsto collegherà alcuni dei punti nevralgici della città, creando per la prima volta un asse diretto tra i poli universitari – Manifattura Tabacchi, Campus Einaudi, Palazzo Nuovo, Politecnico – e i principali insediamenti industriali, da Pescarito al Lingotto.

All’audizione erano presenti l’assessore regionale Enrico Bussalino e gli assessori comunali Chiara Foglietta e Paolo Mazzoleni. «Si tratta di opere strategiche non solo per Torino, ma per tutto il territorio», ha dichiarato Bussalino, che ha ribadito l’impegno della Regione anche sul prolungamento della linea 1 fino a Rivoli. «Fondamentale – ha aggiunto – sarà sburocratizzare al massimo le procedure e garantire continuità nei finanziamenti».

In merito alla questione metro 2 è intervenuto Roberto Ravello, consigliere regionale di Fratelli d'Italia: «Sulla metropolitana sono arrivate dal Governo rassicurazioni importanti e grazie a queste ci si può concentrare su gare e cantierizzazione». Poi Ravello ha lanciato una stoccata alle opposizioni: «Purtroppo, invece, c’è chi fa ancora polemica: per esempio, chi mette in un unico calderone finanziario Tav e metro non solo strumentalizza temi seri ma fa anche disinformazione. Avs non perde occasione per mostrare il proprio volto No-Tav», respingendo al mittente le critiche di Alice Ravello, di Alleanza verdi e sinistra: «Come è possibile che si trovi 1 miliardo di Euro per la sezione transfrontaliera del TAV con la finanziaria e 3 miliardi per la Bretella TAV Avigliana-Orbassano, di soli 24 km, e non si sblocchino i fondi per Torino?».

Poi Ravello ha concluso: «Grazie alla linea 2, rendiamo sin da subito strutturali i ristori alle imprese connessi agli interventi cantierali. C’è da contrastare una desertificazione produttiva e industriale di ampio respiro, la Tav in tal senso è dirimente: serve equilibrio decisionale, la coesistenza di più opere strategiche non è un capriccio ma una necessità».

Sulle realizzazione della metro 2 è arrivata anche l'intervento della consigliera regionale del Partico Democratico Nadia Conticelli: «La realizzazione della metro due è l’avvio concreto di questa importante infrastruttura trasportistica di livello regionale e della più grande opera di riqualificazione e di sviluppo dell’area nord della città di Torino», poi ha proseguito: «Quest'opera arriverà al fondo solo se ciascuno farà la sua parte».

Soddisfazione anche da parte del presidente della Commissione Trasporti regionale Mauro Fava, che ha sottolineato la qualità del confronto: «Il dialogo con il professor Chiaia è stato costruttivo. L’attenzione della Giunta è alta e ci accorderemo con il Comune per nuove sedute congiunte, così da monitorare passo per passo l’avanzamento dell’opera».

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