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Patrimonio culturale

Architetture Rivelate 2025: arte nascosta in Piemonte e Valle d'Aosta. Ecco le foto di tutti gli edifici premiati

Progetti architettonici che dialogano con il territorio, tra innovazione e memoria storica

Architetture Rivelate 2025: arte nascosta in Piemonte e Valle d'Aosta. Ecco le foto di tutti gli edifici premiati

Progetto "EZ" a Borgofranco d’Ivrea (TO), di Alessandro Servalli

Nella giornata di ieri, 15 aprile 2025, si è svolta sul palco del Teatro Regio di Torino la cerimonia di premiazione dell'edizione 2025 del premio Architetture Rivelate. Un evento affermato come appuntamento fisso per architetti, studiosi e appassionati del vivere urbano. Quest'anno, per la prima volta, il riconoscimento si è esteso all'intero territorio del Piemonte e della Valle d'Aosta.

Il premio Architetture Rivelate, promosso dagli Ordini degli Architetti di Torino, Aosta, Asti, Cuneo e Novara VCO, ha visto la partecipazione di 68 opere in concorso. La giuria, presieduta da Ida Origgi dello studio Ifdesign di Milano, ha selezionato quattro progetti vincitori, uno per ciascuna delle categorie previste, e ha attribuito tre menzioni speciali.

Nella categoria "Nuova costruzione e riuso", il progetto "We Rural" a Poirino (TO), realizzato da Archisbang (Silvia Minutolo, Marco Giai Via, Eugenio Chironna), si è distinto come un raffinato esempio di riuso architettonico in ambito rurale. Un manufatto agricolo è stato trasformato con rispetto e intelligenza progettuale in uno spazio capace di accogliere nuove funzioni, senza perdere la propria memoria storica.

We Rural Country House, Poirino (To)

Per la categoria "Allestimenti temporanei e spazi interni", il progetto "Luzzatti" a Cuneo, di Balance Architettura (Alberto Lessan, Jacopo Bracco, Eudes Margaria), ha saputo reinterpretare l'ex villa dei ferrovieri, ripensando spazi e servizi con grande cura per i materiali, i contrasti e le stratificazioni del tempo.

Luzzatti Home, a Cuneo

Nella categoria "Spazi aperti, infrastrutture e paesaggio", "Acqua Pietrificata" a Pella (NO), di Elena Bertinotti e Paolo Citterio, ha trasformato un piccolo intervento in un'esperienza intima e poetica, valorizzando lo spazio pubblico con discrezione e cura.

Acqua Pietrificata a Pella

Infine, nella categoria "Opera prima", il progetto "EZ" a Borgofranco d’Ivrea (TO) di Alessandro Servalli, ha dimostrato come anche una piccola opera possa contenere una grande visione progettuale, essenziale e funzionale, perfettamente inserita nel contesto.

Ez, a Borgofranco d'Ivrea

Tra le menzioni speciali, spicca il progetto "Cascina Elena Winery" a Rocchetta Belbo (CN) di BRH+, che armonizza tradizione e innovazione, immergendosi con eleganza nel paesaggio vinicolo delle Langhe. L'edificio agriricreativo dell’Arsenale dell’Armonia a Pecetto Torinese (TO) dello Studio Comoglio Architetti, con il suo intervento ipogeo, coniuga formazione, natura e architettura in un gioco di volumi e materiali dal forte impatto plastico. Infine, il "Nuovo Mercato di Piazza Roma" a Pinerolo (TO) di SMNO Architetti, riqualifica lo spazio del mercato, reinterpretando il paesaggio con forme che evocano le vette alpine.

Le tre menzioni speciali
A coronare la serata, è stata presentata la pubblicazione “Architetture Rivelate. La bellezza dell’ordinario” (ed. Letteraventidue), che raccoglie vent’anni di premi e 123 progetti selezionati. Un volume prezioso, arricchito dal saggio critico dello storico dell’architettura Luca Molinari, che ha offerto al pubblico una riflessione sul valore dell’architettura nella trasformazione dei territori e delle comunità.

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