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L'incontro

La proposta Anci all'Europa: 17 miliardi senza intermediari per i progetti di Comuni e Città

Fitto conferma: "l'Agenda di Città e Comuni tra le priorità della Commissione Europea. Target fine anno". Il presidente Anci: "visione integrata di progetti e territorio"

La proposta Anci all'Europa: 17 miliardi senza intermediari per i progetti di Comuni e Città

«Siamo già al lavoro da qualche mese e l’Agenda di Città e Comuni è una delle priorità della Commissione Europea», così il vicepresidente Fitto alla fine dell’incontro di questa mattina con i 107 sindaci dell’Anci a Torino, presso la sede della Città metropolitana. Occasione di condivisione di priorità ed obiettivi da parte dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, attraverso l’illustrazione di uno strumento analitico e tangibile: l’Agenda, per l’appunto. Una proposta da poco più di 17 miliardi e 1212 progetti (di cui più della metà relativi ai capoluoghi di provincia, 641), che pone particolare attenzione alle infrastrutture per la “competitività” - uno degli ambiti prioritari di intervento - per 7,5 miliardi. E di cui oltre la metà dei progetti (circa il 60%) si collocherebbe già in una fase avanzata, con 512 interventi già sottoposti a verifica di fattibilità tecnico-economica e 133 con un progetto definitivo o esecutivo già pronto. A confermare lo zelo dei sindaci italiani. 

All’indomani della revisione di medio termine della programmazione Fesr 2021 - 2027, che per l’Europa vale quasi un terzo del bilancio UE (circa 78 miliardi), così, la promessa strappata a Fitto è quella di condividere l’Agenda con gli stati membri della Commissione Europea entro l’anno. Rispondendo alla richiesta del sindaco metropolitano e di Torino Stefano Lo Russo e del presidente Anci Gaetano Manfredi di prevedere l’assegnazione diretta dei fondi «per evitare inefficienze ed inutili frammentazioni».

«Esiste una misura su iniziativa urbana che dà la possibilità di un’interlocuzione diretta. Sarà proprio l’Agenda il terreno comune», conferma infatti Fitto.

Il confronto, a cui hanno partecipato anche il presidente della Regione Alberto Cirio, già reduce da un incontro con la sua Giunta ieri, ed il prefetto Donato Cafagna, è stato anche occasione per rimarcare l’attuale grande fragilità delle programmazioni europee e nazionali. «C’è bisogno di un'integrazione territoriale orizzontale: sull’esempio del progetto della stazione dell’alta velocità Hirpinia, anello di congiunzione tra l’av Napoli-Bari. E in grado di attingere da fondi di natura diversa», ammonisce Manfredi. 

L’accento di Manfredi, poi, si pone sull’importanza di costruire una rete delle città europee, in cui grande attenzione va anche alle aree interne: «Senza il giusto spazio sia alle città che alle aree più interne difficile creare un’Europa competitiva», sostiene.

A chiusura l’appello di Lo Russo sulla riallocazione dei fondi Pnrr, per “premiare” i Comuni più virtuosi: «A Torino avviato il 100% degli interventi previsti, l’85% già concluso. I fondi non spesi da altri vengano dati ai Comuni», dice.

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