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Maltempo, sul Piemonte un'alluvione come quella del 1994. Oltre 500 frane in poche ore

I danni superano i 15 milioni di euro, timori per le previsioni meteo che preannunciano ancora pioggia

Maltempo, sul Piemonte un'alluvione come quella del 1994. Oltre 500 frane in poche ore

Maltempo, sul Piemonte un'alluvione come quella del 1994. Oltre 500 frane in poche ore

Quella che si è abbattuta sul Piemonte giovedì è stata un'ondata di maltempo paragonabile a quella che causò le alluvioni del 1994 e del 2020. Pioggia e fango hanno provocato danni che, solo per le opere di somma urgenza, superano i 15 milioni di euro, per porre rimedio ai quali si è svolto questa mattina in video collegamento il vertice tra il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, gli assessori alla Protezione civile Marco Gabusi e quello agli Enti locali Enrico Bussalino, con i presidenti delle Province piemontesi e i rappresentanti degli enti locali Anci, Uncem, Upi, Anpci e Ali

«Grazie all’accuratezza delle previsioni di Arpa Piemonte e alla tempestività degli interventi dei tecnici e della nostra protezione civile, che in poche ore ha saputo mettere in campo oltre 1.500 volontari, pare che la situazione più critica sia passata, anche se le previsioni per le prossime ore non ci consentono di abbassare la guardia - ha spiegato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio aprendo la riunione - Vanno monitorate con particolare attenzione le frane: sono oltre 500 quelle già censite, ma il numero potrebbe aumentare. Alle Province abbiamo chiesto di lavorare da subito a una stima dei danni in modo da avere per i primi giorni della prossima settimana un conteggio il più possibile accurato da fornire al governo per l’istruttoria necessaria al riconoscimento dello Stato di emergenza che è essenziale per la copertura delle opere di somma urgenza per le quali la Regione ha già garantito i primi 5 milioni, ma che stimiamo superino i 15 milioni di euro». 

Nel frattempo, si guarda con qualche timore alle previsioni meteo per i prossimi giorni, che preannunciano nuove piogge anche se decisamente meno intense di quelle di giovedì. «Il Piemonte in questi anni si è distinto per la capacità di prevedere questo tipo di eventi. Abbiamo investito risorse e tecnologie, anche con l’uso dell’intelligenza artificiale, per farci trovare il più possibile pronti di fronte a eventi purtroppo sempre più frequenti – sottolineano il presidente Cirio e l’assessore all’ambiente Matteo Marnati – Allo stesso tempo continuiamo a intervenire in maniera strutturale per rafforzare la capacità di tenuta del nostro territorio e delle infrastrutture». 

La precisione e la celerità delle previsioni di Arpa è stata elogiata anche dai presidenti di Provincia e dalle associazioni degli enti locali durante la riunione. Come era stato preannunciato dai meteorologi dell'agenzia per l'ambiente, i valori massimi di pioggia si sono concentrati sulle zone alpine del Torinese, Biellese e Verbano con valori generalmente compresi tra 300 e 400 ml e picchi di oltre 500 in poco meno di 72 ore. Valori che sono comparabili ad eventi alluvionali tipici dell'autunno, come quelli del 2020 e del 1994.

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