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Automotive
03 Maggio 2025 - 06:30
Timidi segnali di ripresa del mercato auto, anche se non riesce a tornare ai livelli pre Covid (-20% dei volumi rispetto al 2019) e marchi come Fiat e Alfa Romeo che riprendono fiato. In particolare il Biscione. Una riscossa dell'automotive italiano? In realtà no: appena il 12% delle auto vendute in Italia nasce in Italia.
Roberto Vavassori, presidente dell'Anfia, spiega che ad aprile, dopo un marzo generoso con +6,2%, il trend è rimasto positivo con un onesto +2,7% e per una volta anche Stellantis vede il segno positivo accanto al nome. Merito della nuova strategia post Tavares, con la svolta verso l'ibrido (in realtà già avviata dall'ex ceo portoghese)? "Guardando alle alimentazioni, prosegue il buon andamento delle immatricolazioni di auto ricaricabili (BEV e PHEV) e, in particolare, delle elettriche (BEV) - dice Vavassori - le cui vendite aumentano del 108,2% ad aprile e del 79,4% nel quadrimestre, sebbene con quote di mercato ancora molto moderate". Ossia 4,8% di quota nel mese e 5,1% nel cumulato. Per le mild e full hybrid, crescita del 14,2% ad aprile e del 15% nel quadrimestre.
Ma proprio in questo quadrimestre, bisogna annotare che "Solo il 12% del totale delle autovetture immatricolate in Italia nei primi quattro mesi dell'anno è prodotto nel nostro Paese". Il periodo è segnato dal momento migliore, almeno in Italia, di Tesla che vede un +29% e dalla penetrazione di BYD che ora ha l'1,2% della quota di mercato (che diventa il 15% nel settore dei PHEV, i veicoli plug-in hybrid. "I modelli del Gruppo Stellantis si posizionano bene - prosegue Vavassori -: sono infatti 5 i modelli presenti nella top 10 di gennaio-aprile 2025. Solo un terzo dell'immatricolato complessivo del gruppo, tuttavia, è prodotto in Italia". Sia l'Alfa Romeo Junior (che ha guidato la riscossa del Biscione a un incredibile +43%) sia la Jeep Avenger (che diventa il Suv più venduto in Italia) sono prodotte nello stabilimento di Tychy, in Polonia.
Sul Made in Italy, purtroppo, parlano i dati di Maserati: solo 164 vetture immatricolate ad aprile (-18,7%), mentre Lancia perde il 71,4% con 1.084 auto (la Ypsilon però è prodotta in Spagna), con Fiat che avrà pur sempre la Panda al top italiano (prodotta a Pomigliano), ma perde il 19,65% (sono 12.220 le auto immatricolate) a causa di una gamma ormai molto ridotta e con lo stop, ad aprile, della linea della 500e a Mirafiori, per consentire l'installazione della linea della nuova Fiat 500 Ibrida.
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