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Barriera, rabbia dopo l'omicidio: «Noi in mano alle bande. Camminiamo in mezzo alla strada»

Dopo l'accoltellamento di un 19enne ivoriano, parlano i residenti del quartiere. Sempre più esasperati

L'arrivo dei soccorsi dopo l'accoltellamento

L'arrivo dei soccorsi dopo l'accoltellamento

Un angolo di Barriera dove il crimine la fa da padrone. «Tutte le sere, fino alle due di notte, la musica è la stessa: spaccio, urla, risse. Abito qui dal 2003 ma fino a pochi anni fa non era così questa zona». Scuote la testa Lia Calà, una residente di Barriera che si è affacciata al balcone quando è avvenuta la rissa poi sfociata nell’omicidio del 19enne Mamoud Diane. «Stavo guardando la tv, quando ho sentito le urla - racconta la donna - e sono andata fuori a vedere. C’erano tantissime persone, una cinquantina almeno. Ho visto dei ragazzi correre, uno scappava e gli altri lo inseguivano. Ho visto calci e pugni e poi due persone a terra».

Una di queste era il 19enne ivoriano che poi è morto a seguito dei fendenti, l’altra persona a terra era un suo amico che invece ha riportato solo ferite. «Ma le risse qui avvengono quasi tutte le sere. Queste persone sono sempre ubriache e si picchiano tra di loro. E’ una storia che va avanti da anni, purtroppo». Le fa eco un’altra residente, Maria Colangelo: «Ci sono gruppi di stranieri che si radunano davanti al bar e si “spartiscono” i marciapiedi. E noi abitanti di zona dobbiamo camminare in mezzo alla strada. Poi arrivano auto a tutta velocità in una via strettissima. Le risse? Ho visto lanciarsi di tutto, non solo le bottiglie, persino le uova».

Raffaele Petrarulo, residente a Barriera, esponente di Forza Italia ed ex consigliere comunale, afferma che quanto accaduto era «una morte annunciata da segnali precedenti. Qui servono - così Petrarulo - interventi con postazioni fisse delle forze dell’ordine o comunque controlli ripetuti in via Monte Rosa angolo via Aosta e in corso Palermo angolo corso Novara. L’esercito e le forze dell’ordine devono intervenire subito. Altrimenti aspettiamo un secondo morto».

Reazioni anche da chi siede a Palazzo Civico. Domenico Garcea, vicecapogruppo di Forza Italia in Comune, dichiara: «Barriera di Milano è esasperata. La periferia nord è diventata terra di nessuno, dove l'amministrazione comunale sembra essersi dimenticata di esistere. Nessun controllo, nessun presidio, solo degrado, paura e silenzio. Occorrono pattugliamenti antisommossa, blitz e una presenza concreta sul territorio di uomini con i droni». Un omicidio avvenuto a pochi metri dalla chiesa Regina della Pace. E ieri sera il parroco, don Andrea Bisacchi, ha radunato alcuni fedeli per un rosario, proprio in via Monte Rosa.

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