Cerca

4 maggio granata

L’anima del Grande Torino scolpita al Cimitero Monumentale di Torino

Nel giorno dell’anniversario della tragedia, l’architetto Luciano Cappellari accoglie tifosi e visitatori accanto alla sua opera simbolo

L’anima del Grande Torino scolpita al Cimitero Monumentale di Torino

Oggi, nel giorno dell'anniversario della tragedia che segnò la storia del Grande Torino, il pensiero di tutti i tifosi granata è rivolto a un simbolo di ricordo, un luogo che non solo conserva la memoria dei campioni scomparsi nel 1949, ma che riesce anche a comunicare l'essenza del loro spirito. Il Monumento al Grande Torino, realizzato dall'architetto Luciano Cappellari, è un'opera che incarna emozioni profonde e rende omaggio al leggendario club calcistico della città.

Situato nell'ampliamento 8 campi 6/7 del Cimitero Monumentale di Torino, il monumento si presenta come uno spazio vuoto che accoglie simboli significativi del calcio: la porta, il pallone e la sciarpa, che rappresentano un rito collettivo, quello della passione per il Torino Calcio. L'assenza di figure fisiche nell'opera non è una negazione, ma una sottile espressione di memoria e silenzio, che conferisce al monumento un'atmosfera di grande intensità emotiva.

Il monumento assume la forma di uno stadio, con quinte teatrali e un proscenio che ricorda la struttura di uno stadio gremito di tifosi. L'effetto scenografico è accentuato dai piani inclinati, realizzati con materiali ceramici spezzettati in diverse dimensioni, che vanno a formare un tappeto di colori rosso-granata, simbolo indiscusso della fede calcistica del Toro.

Il monumento pulsa con la luce naturale che cambia con il passare delle stagioni, conferendo un ulteriore strato di significato all'opera. Nella texture della frammentazione dei materiali si percepisce, quasi impercettibilmente, il "muto" urlo della tifoseria, un urlo che rievoca il calore, la passione e la speranza dei tifosi granata. La brillantezza della ceramica lucida si alterna con il lato opaco, riflettendo il passaggio del tempo e il continuo eco di quella straordinaria squadra che ha scritto la storia del calcio italiano.

Un elemento centrale dell'opera è la porta in acciaio inox, collocata al centro dello spazio-stadio. La porta ha un significato profondo: è il passaggio, l'attraversamento, il limite che segna la speranza e il ricordo. Come nel calcio, dove il passaggio del pallone oltre la linea di porta determina il destino di una partita, anche qui la porta rappresenta l'incognita, la memoria e il confine tra il presente e il passato. La sciarpa in alluminio, colorata in rosso-granata e annodata alla traversa della porta, simboleggia la continua voglia di appartenere, il saluto alla squadra che non c'è più ma che vive nei cuori dei suoi tifosi.

Il pallone in bronzo, appoggiato sul proscenio, è l'oggetto simbolo del ricordo: un pallone in cuoio, come quelli utilizzati nelle partite dell'epoca, che con il suo aspetto solido e tangibile riporta alla mente l'immagine di quei campioni che, con il loro gioco, regalarono indimenticabili emozioni.

La collocazione del monumento, all'interno del Cimitero Monumentale di Torino, arricchisce ulteriormente l'opera. Da questo punto, infatti, è possibile ammirare la Basilica di Superga, simbolo per eccellenza della città e luogo in cui riposano le spoglie dei giocatori della tragedia del Grande Torino. La vista di Superga completa il messaggio formale e simbolico dell'opera, collegando idealmente il luogo del ricordo con la città e il suo amore per il calcio.

Luciano Cappellari, per celebrare la ricorrenza, ha presenziato questa mattina vicino al monumento, per accogliere visitatori e tifosi e raccontare come è stato possibile realizzare quest'opera dal significato immenso per la città di Torino. 

L'opera fu inaugurata nel 2005, diventando un luogo di riflessione, in un contesto dove il silenzio è predominante; il monumento si fa custode di una storia che rimarrà per sempre viva, un tributo che, seppur silenzioso, urla "TORO" nei cuori di chi non dimenticherà mai.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.