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Personaggi & Curiosità
04 Maggio 2025 - 19:30
Cosa lega il ballerino Roberto Bolle a uno degli uomini più ricchi d'Italia? Il rispetto assoluto della propria privacy, verrebbe da dire, vedendo come Bolle protegge la sua vita privata e come sia praticamente al di sotto di ogni radar Giancarlo Devasini, o almeno come lo sia stato fino alla pubblicazione della prima classifica di Forbes con il suo nome. Oppure il legame è molto più profondo: di nascita, si può dire.
Sospesa fra le morbide e pregiate colline dei vigneti e il (quasi ex) triangolo industriale Torino-Genova-Milano, Casale Monferrato è città troppo spesso accomunata al dramma dell'amianto e della fabbrica Eternit, per cui ha pagato un pesante prezzo. Ma è anche città benemerita del Risorgimento, per essere stata anche baluardo contro l'invasione degli Austriaci.
Città ricca di storia, già municipium romano e dominio dei Gonzaga, con i suoi 32mila abitanti, conta fra i suoi figli illustri diversi nomi dell'attualità. A cominciare dalla stella (étoile, non a caso) più splendente, il ballerino Roberto Bolle, per proseguire con l'attore Sergio Troiano, fino al misterioso miliardario Giancarlo Devasini.
Roberto Bolle è nato a Casale Monferrato il 26 marzo 1975, ma è cresciuto a Trino Vercellese, poco distante. Per poi fare il balzo a Milano ed entrare, a 11 anni, alla scuola di danza della Scala, dove fu notato da Nureyev, che lo mandò in scena come Tadzio in un "Morte a Venezia".
Di Casale Monferrato era il giornalista e storico, scrittore spesso scomodo, Giampaolo Pansa. Di Casale è l'attore e doppiatore Sergio Troiano, lanciato a Centovetrine, poi Vivere, Un medico in famiglia. Mentre è nato a Torino, ma di famiglia monferrina Giancarlo Devasini, uno degli uomini più ricchi del mondo, fondatore di Tether, big delle criptovalute.
Figlio di un noto ginecologo, casa nel quartiere Agro Callori e studi al liceo scientifico Palli, prima di Medicina con specializzazione in chirurgia plastica a Torino, Devasini ha iniziato prestissimo a smanettare fra software e piccole aziende, finendo poi a lavorare nella finanza a Hong Kong. Oggi, a sessant'anni, ha un patrimonio stimato attorno ai 22 miliardi di dollari, secondo Forbes. Vive fra Svizzera, Francia e Isole Vergini, ha una compagna curatrice d'arte ed è ancora tifosissimo della Juve, tanto che con Tether ne ha rilevato oltre il 10%.
Tra altri ingegnacci casalesi, oltre allo scultore Leonardo Bistolfi, non possiamo non citare Walter Becchia, un ingegnere naturalizzato poi francese al quale si deve il motore della Citroen 2CV: una leggenda.
E poi impossibile scordare il pasticcere Domenico Rossi che, nel 1878, creò i biscotti Krumiri, dalla tipica forma che, si dice, dovesse ricordare quella dei baffi del re Vittorio Emanuele II.
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