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Rischio alluvione per il nuovo ospedale alla Pellerina? Battaglia in Regione e in Comune

Dopo l'esondazione della Dora a metà aprile, torna a suscitare perplessità la decisione di costruire l'ospedale proprio nel parco

La Dora esondata alla Pellerina dopo le piogge di metà aprile

La Dora esondata alla Pellerina dopo le piogge di metà aprile

La scelta di costruire il nuovo ospedale di Torino al parco della Pellerina continua a suscitare perplessità. Ancor di più dopo la recente ondata di maltempo che ha causato l'esondazione della Dora nel parco, a non grande distanza del terreno all'angolo tra corso Potenza e corso Regina Margherita su cui sorgerà il nuovo ospedale.

Dopo che il comitato che da anni lotta per salvare la Pellerina dalla costruzione della struttura per primo si è esposto mostrando le foto di cosa è successo in quei giorni nel parco, ora la discussione è approdata anche in consiglio regionale, in seguito a un'interrogazione presentata dal Movimento 5 Stelle che ha chiesto spiegazioni in merito al rischio idrogeologico dell'opera.

La risposta dell’assessore Vignale però non ha convinto l'opposizione che parla di «due pesi e due misure» in quanto l'assessore «fa riferimento agli eventi meteorologici estremi del 16 e 17 aprile per “certificare” la tenuta idraulica dell’area. Tuttavia, viene citata proprio l’area oggetto di costruzione, sottolineando come non abbia registrato allagamenti. Al contrario, per giustificare l’esclusione dell’area dell’Amedeo di Savoia, non si porta alcuna documentazione specifica sull’area in questione, ma si fa riferimento solo alle “aree limitrofe” che avrebbero avuto criticità». Il problema è che, come mostrano le foto del Comitato, anche le aree limitrofe alla Pellerina, così come l'area dove dovrebbe sorgere il nuovo ospedale, sono state interessate da esondazioni e allagamenti in quei giorni. «Lo dimostrano anche i bollettini della Protezione civile, la chiusura di corso Regina Margherita e i comunicati ufficiali del Comune di Torino. Inoltre, l’area dove si intende costruire l’ospedale è stata saturata d’acqua, con fenomeni di ruscellamento diffuso e allagamenti, evidenziando ulteriormente il rischio idrogeologico di questa scelta».

L'area su cui sorgerà l'ospedale, allagata dopo le piogge di metà aprile

«Per questo motivo - dichiara Alberto Unia, Consigliere regionale M5S Piemonte - avanzerò una richiesta di accesso agli atti per verificare con quali dati e quali studi è stata presa questa decisione. Le scelte che riguardano salute pubblica, sicurezza e ambiente non possono basarsi su valutazioni parziali o a senso unico».

Anche nel consiglio comunale di Torino si tornerà presto a parlare del nuovo ospedale: il 26 maggio sarà discussa un’interpellanza sullo stesso tema. «Non si può ignorare il rischio idrogeologico già evidente e consolidato - conclude Andrea Russi, capogruppo M5S Torino -. Inoltre quell’area non doveva nemmeno essere messa a disposizione per un progetto così impattante, in quanto il piano di resilienza climatica della città non ne consente l’utilizzo per opere di questo tipo».  

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