Cerca

L'evento

Dal Conte di Sambuy a Rodolfo Marasciuolo: un viaggio nella storia verde di Torino

Conferenza sul libro "Storia della Giardineria del Comune di Torino": un viaggio tra tradizione, arte e sostenibilità urbana.

Dal Conte di Sambuy a Rodolfo Marasciuolo: un viaggio nella storia verde di Torino

Conferenza sul libro "Storia della Giardineria del Comune di Torino"

Nella mattinata di mercoledì 7 maggio, nel piccolo vivaio situato in via Perrone 7/bis a Torino, si è tenuta una conferenza sul libro "Storia della Giardineria del Comune di Torino". I partecipanti, perlopiù cittadini volontari del progetto Torino Spazio Pubblico che già operano settimanalmente nelle aree verdi di Torino, hanno assistito ad un viaggio nella storia dei giardini pubblici della città. Attraverso immagini, documenti e testimonianze, è stato approfondito il ruolo dei giardinieri e il loro rapporto con le istituzioni, fino a comprendere il loro fondamentale contributo nel trasformare il capoluogo piemontese in una città sempre più sostenibile e accogliente.

Nel corso della conferenza è stato introdotto il volume a cura di Alberto Vanzo, agronomo di prestigio e già responsabile tecnico del Servizio Verde Pubblico della Città di Torino. In quest'opera, Vanzo illustra la tradizione della gestione del verde urbano, le cui radici risalgono al 1869: fu infatti in quell'anno che nacque la prima "giardineria comunale" per iniziativa dell'allora assessore, il Conte di Sambuy, il quale avrebbe successivamente rivestito la carica di sindaco.

La fondazione della prima scuola per giardinieri del Comune risale al 1952, grazie all'impegno del Cavaliere Giuseppe Ratti e del Sindaco di allora, Amedeo Peyron, noto come il "Sindaco delle aiuole". Da questa istituzione, il percorso si prolunga fino alle sculture create da Rodolfo Marasciuolo - come la celebre "panchina degli innamorati" nel Parco del Valentino - opere che hanno saputo conquistare l'affetto dei cittadini torinesi e dei turisti che visitano la nostra città.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.