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Un cervello più brillante dopo i 40? Ecco come rallentare l’invecchiamento cognitivo

Il picco arriva verso il compimento dei 41 anni, rimanendo stabile fino ai 65, di seguito i fattori che la condizionano

Un cervello più brillante dopo i 40? Ecco come rallentare l’invecchiamento cognitivo

Foto di repertorio

Per anni si è creduto che le capacità cognitive iniziassero a declinare precocemente, ben prima della vecchiaia. Tuttavia, un recente studio pubblicato su Science Advances ha messo in discussione questa convinzione consolidata, rivelando risultati sorprendenti e promettenti. L'analisi dei dati provenienti dal Programma per la valutazione internazionale delle competenze degli adulti (PIAAC) ha mostrato che le abilità cognitive degli adulti raggiungono il loro picco dopo i 41 anni, rimanendo stabili per oltre due decenni, fino ai 65 anni.

I risultati del nuovo studio sono chiari: lettura e scrittura, due abilità fondamentali, continuano a migliorare e perfezionarsi fino all'età di 41 anni. Per coloro che praticano regolarmente queste attività, è possibile mantenere ottime performance cognitive anche nei decenni successivi. Tuttavia, non tutte le abilità si comportano allo stesso modo. Le capacità aritmetiche tendono a subire un graduale declino, sottolineando quanto sia importante allenare la mente costantemente per preservare queste abilità.

Il mantenimento delle capacità cognitive fino ai 65 anni non dipende solo da fattori biologici, ma anche da variabili sociali e professionali. Tra gli aspetti più influenti, emergono:

  • Il livello di istruzione: chi ha un'istruzione più alta tende a mantenere un maggiore livello di resistenza al declino cognitivo.

  • Attività lavorativa stimolante: un impiego che richiede l'uso attivo delle competenze cognitive contribuisce a preservare la mente acuta.

  • Interazioni sociali: il contatto regolare con altre persone favorisce un benessere mentale duraturo.

Lo studio ha anche messo in luce delle differenze tra i sessi: le donne tendono a sperimentare un declino più marcato nelle abilità numeriche rispetto agli uomini. Le cause di questa disparità potrebbero derivare da fattori sia biologici che sociali, e richiedono ulteriori approfondimenti per comprenderle appieno.

In ogni caso, mantenere attiva la mente è essenziale. La lettura, la scrittura, i giochi di logica e l’attività professionale stimolante sono strumenti fondamentali per contrastare il declino cognitivo. Il messaggio che emerge da questo studio è chiaro: investire nell'attività mentale quotidiana è fondamentale per mantenere le nostre menti giovani, anche con l’avanzare degli anni.

Non solo per il benessere individuale, ma anche per la società nel suo complesso, questa scoperta ha importanti implicazioni sociali ed economiche. Una popolazione con capacità cognitive elevate non solo è in grado di contribuire al benessere collettivo, ma diventa anche un driver fondamentale per lo sviluppo del mercato del lavoro. Una mente adulta attiva, ben allenata e stimolata, si traduce in una forza lavoro più produttiva e resiliente, pronta a rispondere alle sfide del futur

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