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SALONE DEL LIBRO 2025

«Facciamoci un applauso». Il taglio del nastro che apre le danze

All'inaugurazione il presidente Vincenzo De Luca e l'ambasciatore Willem De Ee

«Facciamoci un applauso». Il taglio del nastro che apre le danze
Il taglio del nastro ha inaugurato ufficialmente la 37esima edizione del Salone del Libro di Torino. 
Ancora prima del "suono della campanella", proprio con quel sentimento da primo giorno di scuola, il Lingotto si è riempito di tantissime persone pronte a lasciarsi travolgere dall'entusiasmo. 
Gli ospiti "di casa"
«Benvenuti a Torino e benvenuti al Salone», così ha esordito il sindaco Stefano Lo Russo durante la cerimonia di inaugurazione. «Ricordo ancora - prosegue il primo cittadino - la mia prima volta qui. Con in mano un libro, circondato dal brusio, mi sono sentito nel cuore pulsante di qualcosa di grande. E ora da sindaco, sento ancora di più la responsabilità e l'onore di esserne parte».  Ricordando le tragedie e le guerre che oggi vivono alcune popolazioni, Lo Russo ha concluso: «La cultura è la voce contro l'odio. Non c'è cultura senza giustizia e non c'è pace senza verità».
Dopo di lui, a rappresentanza delle istituzioni torinesi, Elena Chiorno, vice presidente della Regione Piemonte: «Siamo in 137mila metri quadrati di parole, parole che ci abbracceranno. La parola è uno strumento importantissimo, ci consente di tradurre i nostri pensieri, le nostre emozioni. I romanzi distopici del '900 ci insegnano cosa si rischia ad imprigionarla. Per questo possiamo definire gli editori, anche i più piccoli, dei baluardi di libertà». 

Campania e Paesi Bassi
La Regione ospite del Salone 2025, è la Campania. Il presidente, Vincenzo De Luca, si è detto «onorato di essere coinvolti in questo evento così importante. La nostra regione investe tantissimo nella cultura e nella letteratura. I ragazzi di oggi non possono soffermarsi sull'ansia da twitter, che non trasmette nessun pensiero, ma ritrovare i veri valori. E i libri servono a questo». 
Il Paese ospitato sono i Paesi Bassi, l'ambasciatore Willem van Ee ha dichiarato: «Torniamo a Torino dopo 20 anni. L'Italia è uno dei maggiori mercati per la letteratura olandese, che viene tradotta, letta e amata. Grazie. Siamo qua anche grazie al grandissimo rapporto tra i nostri Paesi, una collaborazione che si basa su valori comuni, fiducia e un dialogo culturale che da secoli ci permettono di arricchirci a vicenda. Dai dipinti dei maestri olandesi nei castelli italiani, alle architetture italiane nelle città dei Paesi Bassi». Caspar Veldkamp, il ministro degli Esteri, ha aggiunto: «Leggere ci rende umani. Continuate a farlo perché, come dite in Italia: leggere è sognare ad occhi aperti». 
Il Salone è Torino
Silvio Viale, presidente Torino la Città del Libro, conclusi i ringraziamenti ha sottolineato con emozione: «Questo è il più grande evento legato ai libri. Un evento che ha un impatto sulla città ma anche a livello europeo. Facciamoci un applauso».
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